La giudice Maria Beatrice Gigli del Tribunale di Milano ha rigettato l’opposizione del Sole 24 Ore confermando il decreto del 24 luglio scorso che lo condannava per discriminazione e obbliga, per la seconda volta, il giornale a pubblicare un estratto della sentenza , che sarà depositata tra un mese.
Il noto quotidiano ha, infatti, perso l’opposizione contro la collega Lara Ricci, vice-caposervizio da anni al supplemento culturale Domenica, che lo scorso luglio aveva ottenuto in via d’urgenza un decreto per demansionamento al rientro dalla maternità. Il dispositivo della sentenza, datato 16 gennaio, rappresenta un segnale importante per tutte quelle madri che quando tornano al lavoro si trovano vessate, umliate, ridimensionate.
Ora si aspetta la reazione dell’amministratrice delegata del Sole, Mirja Cartia d’Asero, che a luglio aveva definito “lunare” il decreto promettendo di sovvertirlo. Un altro ricorso in appello sembrerebbe un accanimento verso che la collega, oltre a un danno d’immagine per il gruppo che, nonostante la condanna, a dicembre si è visto rinnovare la certificazione della Parità di Genere ai sensi della UNI/PdR 125:2022, rilasciata da Bureau Veritas Italia.
Per oggi, 21 dicembre 2023, e con urgenza, «la Fnsi ha convocato una giunta straordinaria per organizzare la mobilitazione della categoria, assieme alla società civile, contro il nuovo bavaglio al diritto di cronaca rappresentato dal divieto di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare».
Al contrasto sindacale ai licenziamenti collettivi ed alle sue regole è stato dedicato, lo scorso 18 ottobre, il terzo incontro della Scuola dei Cdr organizzata dall’Assemblea lombarda dei giornalisti.
Guido Besana ha tenuto, martedì scorso 7 novembre, con Paolo Perucchini, la quarta lezione della Scuola dei Cdr dell’Alg, a cui è stato possibile partecipare in modalità mista, sia in presenza in viale Montesanto sia da remoto; peraltro in linea con il tema affrontato: “Smart working/lavoro agile: dove, come e quando”.