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Ti licenzio e basta. Sciopero alla Condè Nast


8595e66040f64f27fda6c7e1e5c12379Domani, venerdì 10 maggio, alla Condè Nast si sciopera. All'origine della protesta un licenziamento individuale e, sullo sfondo, ulteriori allontanamenti di giornalisti giudicati "in esubero" dall'azienda, che tuttavia rifiuta di discuterne ad un tavolo di trattativa sindacale. Non è la prima volta che la Condè Nast ricorre alla 604, una vecchia legge del 1966 in parte modificata dalla 108/1990. Adesso poi è ancora più facile visto che, grazie alla Fornero, con la 92/2012 i licenziamenti individuali sono sanabili con una sanzione (da 12 a 24 mesi d'indennità)... "L’assemblea dei giornalisti Condé Nast, riunitasi il 9 maggio, ha indetto per il 10 maggio uno sciopero dei giornalisti di tutte le redazioni Condé Nast e ha proclamato lo stato di agitazione con effetto immediato con blocco degli straordinari a oltranza e blocco di aggiornamento dei siti nel weekend". Così il comunicato del Comitato di Redazione, che spiega: "La protesta nasce in seguito alla decisione dell’azienda di avviare una procedura di licenziamento individuale per motivi economici di un collega. Inoltre l’azienda ha comunicato al Cdr la presenza di esuberi (non ancora quantificati) in diverse testate, sui quali intende intervenire con una finestra di un mese di incentivi all’esodo e con chiamate individuali di giornalisti identificati come esuberi, nonostante il Cdr abbia chiesto di non procedere con i colloqui individuali". "L'azienda, - prosegue il comunicato - pur avendo spiegato al Cdr di trovarsi in una situazione di crisi economica e di voler intervenire sugli organici, insiste nel rifiutare di avvalersi degli ammortizzatori sociali previsti dal contratto collettivo e dalla legge e intende invece procedere attraverso trattative individuali o veri e propri licenziamenti individuali". Conclusione: "Il Cdr invita l’azienda a sospendere immediatamente le procedure individuali e ad aprire un tavolo di confronto con i sindacati territoriali e nazionali, come già richiesto dal segretario della Fnsi, per affrontare la crisi e trovare soluzioni condivise".
       
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