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Ma che Genere di ordine! Lettera aperta


donneUna lettera aperta racconta alle colleghe ed ai colleghi l'impegno tenace per far sì che lo specchio dell'informazione rifletta la realtà per quella che è, anche nella sua composizione di genere: un mondo cioè fatto di uomini e donne in pari misura. E' uno dei tasselli d'una battaglia più ampia, contro la deriva dell'Ordine nazionale e contro i vincoli che opprimono gli ordini regionali, anche quelli ben gestiti come in Lombardia. Leggiamo la lettera e impegniamoci ad andare tutti alle urne domenica mattina 19 maggio e lunedì 20 (sino alle 14.30). Altrimenti... non ci resta che piangere, se l'indolenza farà vincere i soliti noti lasciando marcire Ordine e Professione e archiviando ogni speranza di parità di genere. Cara collega, caro collega, "Un nuovo Ordine possibile" ritiene fondamentale un’equa o almeno equilibrata rappresentanza di genere tra consiglieri regionali e nazionali. Le donne nella nostra categoria rappresentano oggi poco meno del 40% del totale e tra gli iscritti ai master di giornalismo sono il 51%. Nonostante questa parità nei numeri la presenza di giornaliste nelle liste per le prossime elezioni dell’Ordine è pressoché inesistente. E ciò in netto contrasto con il preciso orientamento europeo e mondiale nella ricerca della parità di genere nelle istituzioni. Tanto per restare nel nostro ambito, l’ultimo Consiglio Nazionale, a fronte di 150 eletti per lo più anziani, aveva tra i suoi membri solo 22 donne: una percentuale ridicola. "Un Altro Ordine possibile" rivendica una vera “rivoluzione” di genere rispetto a tale intollerabile situazione, e candida 8 professioniste (su 18) e 6 pubbliciste (su 14) per il Consiglio nazionale e un terzo di donne per il regionale. Nel passato Consiglio Nazionale l’impegno degli 11 colleghi di "Un Altro Ordine Possibile" era stato continuamente orientato al rinnovamento e alla trasformazione di un organismo vecchio e pochissimo attento alle nuove realtà della professione. Una nostra eletta al CNOG, Luisella Seveso, ha coordinato il primo Gruppo di lavoro sulle Pari Opportunità, che ha lavorato ad un progetto di censimento e indagine sulla presenza femminile nella professione giornalistica in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia. I risultati sono on line sui siti dell’Ordine e di Nuova Informazione. Il Consiglio nazionale, grazie ai colleghi del Comitato tecnico scientifico tra cui Stefano Natoli, eletto nella nostra lista, ha ottenuto che l’obbligo di formazione continua per i giornalisti, che è ormai legge, preveda corsi di corretta comunicazione di genere. Tra le importanti risoluzioni di cui possiamo attribuirci il merito c’è anche l’obbligo della presenza di almeno una donna fra i tre membri dei nuovi consigli di disciplina regionale. Da quando una donna, Letizia Gonzales, è stata eletta presidente dell’Ordine della Lombardia, molto è davvero cambiato, nel segno della corretta politica di genere. - Il nuovo corso è stato inaugurato con il sostegno a una manifestazione in ricordo della grande giornalista russa Anna Politkovskaja, assassinata nel 2006. - Nella stessa ottica di apertura alle iniziative femminili, si è offerto nel marzo scorso sostegno e patrocinio allo spettacolo di denuncia del femminicidio “Desdemona e le altre” realizzato tra gli altri dai nostri candidati, Gegia Celotti, Saverio Paffumi, Anna Bandettini. - Sostegno e patrocinio a una mostra di artiste del Bangladesh, croniste della realtà delle donne indiane raccontata attraverso tabelloni dipinti. - L’Ordine della Lombardia ha nominato la prima giornalista donna come vicedirettrice al master di giornalismo dell’Università Statale, Raffaella Calandra. - È sempre stato vicino alle colleghe minacciate dalla criminalità organizzata, come Francesca Santolini ed Ester Castano. Per la presa di posizione su quest’ultima l’Ordine è stato denunciato per diffamazione dai persecutori della collega. - Patrocinio è stato anche offerto all'iniziativa “Errori di genere”, corso per una corretta comunicazione svolto per tutto questo anno accademico all'Università degli Studi (Statale) di Milano su iniziativa delle colleghe dell'associazione di giornaliste “Giulia” e in particolare della rete GiuliaLombardia. Vi hanno partecipato anche due dei nostri candidati, Giovanna Pezzuoli e Oreste Pivetta. - Attenzione alla presenza di colleghe donne anche nelle iniziative internazionali: oggi sono in Malawi, invitati dal collega missionario padre Piergiorgio Gamba, tre giornalisti per insegnare, ai giovani colleghi che là lavorano nell'editoria quotidiana e televisiva, le regole e le tecniche dei giornalismi (Tv, cartaceo, multimediale). Tra di loro anche Chiara Merico, la più giovane. C’è ancora molto da fare. Ci candidiamo per continuare questo lavoro e anche per difendere i buoni risultati già ottenuti.. Le candidate e i candidati di Un altro Ordine possibile COME, DOVE SI VOTA. Le urne per eleggere i consiglieri nazionali e regionali ed i revisori resteranno aperte, in Corso Venezia 47, Palazzo Castiglioni (presso l’Unione Commercianti), domenica 19 Maggio dalle 10,00 alle 13,00 e lunedì 20 Maggio dalle 9,30 alle 14,30. Il weekend successivo ci sarà l’eventuale ballottaggio per i candidati che non avessero raggiunto la maggioranza assoluta. Le schede non sono prestampate: occorre che l'elettore trascriva i nomi dei candidati prescelti. E' importante indicare tutti i nomi proposti, senza escluderne alcuno né sostituirlo, poiché il sistema di voto premia i suffragi ottenuti dai singoli (e non dalla "lista").
       
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