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Sul Circolo della Stampa valgono i fatti


IMG_0828.JPGNuova Informazione ha sollevato una serie di dubbi e di domande sulla gestione del Circolo della Stampa di Milano. La presidente del Circolo della Stampa ha risposto sul sito del Circolo, con una dettagliata precisazione che riprendiamo molto volentieri. Prendiamo atto e diciamo: Nuova Informazione ha riferito puntualmente una serie di circostanze non inventate, senza attribuire responsabilità a casaccio. Daniela Stagliano ha ragione quando dice che non sono stati elargiti prestiti alla Circolo della Stampa srl: infatti abbiamo precisato che il prestito risulta fatto alla Centro servizi congressuali. Daniela Stigliano ha ragione quando dice che avrebbe dovuto essere la Centro servizi congressuali Circolo della Stampa a provvedere ai lavori. Daniela Stigliano ha ragione quando dice che gli affitti arretrati sono a carico della Centro Servizi congressuali, ma deve allora precisare a cosa si riferiva a settembre quando parlò di un debito di circa 300 mila euro. Nella riunione del direttivo all'inizio del 2012 i 50 mila euro versati dall'Alg vennero presentati come la somma necessaria ad acquisire la quota di maggioranza della Servizi congressuali, allora di proprietà della Circolo della Stampa Srl.  Se poi l'operazione venne realizzata con un aumento di capitale sottoscritto da uno solo dei soci, e non con una acquisizione diretta, non è mai stato comunicato al Direttivo. E cosa ci sta a fare la Circolo della Stampa srl se non ha funzioni decisionali e neppure di controllo? Perché a riferire in direttivo di una situazione di crisi viene la Presidente del Circolo se, come ci dice, non c'entra nulla? Resta il fatto che la galassia Circolo scricchiola. E qualcuno deve pur rispondere alle richieste di chiarimento. Nuova Informazione era contraria all'operazione nuovo Circolo, in tutte le sue articolazioni, e lo disse già allora. Per questo decidemmo di votare contro, assieme ad altri componenti del Direttivo. Non pensiamo che il Circolo della Stampa srl, nella persona della sua Presidente, possa semplicemente chiamarsi fuori sostenendo di essere solo spettatore di quanto accade. Ha pur sempre il 45% della proprietà della Centro Servizi Circolo della Stampa, se il baco è lì. E se salta la Centro Servizi congressuali, quasi la metà del debito si riflette sulla Circolo della Stampa srl. Con effetti anche sulla Alg. Non sappiamo se in questa vicenda esistano responsabilità penali o civili. Se  ne avessimo ravvisate, saremmo andati in Procura. Quella che invece esiste, e spesso non è individuale, è la responsabilità politica. E da questa crediamo che nessuno di coloro che hanno voluto e gestito l'operazione Circolo della Stampa possa chiamarsi fuori.

       
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