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Pula online e danèe strasàa


di Marina Cosi Ciao ciao avatar in divisa. Il futuro prossimo è rinviato a data da destinarsi. Chiude infatti il commissariato online, ennesima vittima dell'indiscriminazione dei tagli tremonteschi. Creato nel 2006 sotto il ministro Pisanu, permetteva di effettuare denunce senza uscire di casa. Scaduto il contratto con la società che gestiva il servizio. E non è stato rinnovato per "mancanza di fondi". In tutto i miliardi sottratti alla sicurezza sono tre. E poi dicono di voler mettere un collegamento internet in ogni classe e in ogni piazza. Baldanzosamente incontro al futuro a passo di gambero: nessuno dice che non si debbano fare tagli (l'austery l'abbiamo inventata noi, anzi Enrico magico Berlinguer: tutti in piedi), ma negli sprechi enormi della "spesa pubblica ad uso privato" degli eletti, dei gran commis, dei parenti, dei consulenti, degli amici degli amici che affollano commissioni, authority, società pubbliche e auto blu. E a chi m'accusasse di qualunquismo risponderei, avvvolgendomi nel tricolore del 150° anniversario dell'unità d'Italia, che questa era la sacrosanta volontà di Mazzini. Vi propino una breve ricostruzione storica e subito dopo trovate la denuncia del Laboratorio di Polizia Democratica, ripresa in un servizio di Repubblica (relativo link). Il 9 aprile del 1848 Giuseppe Mazzini venne a Milano, accolto da entusiastiche dimostrazioni popolari, per fondare il quotidiano "L'Italia del Popolo" (primo numero il 20 maggio), per sostenere la linea di una guerra di popolo contro lo straniero in opposizione ai convincimenti più pragmatici dei dirigenti lombardi, secondo i quali senza i piemontesi sarebbe stato impossibile vincere. La linea di Mazzini tuttavia non passò ed egli l’anno successivo andò a Roma – via Livorno e Firenze – per sostenere la Repubblica Romana (9 febbraio 1849). Eletto rappresentante del popolo all'Assemblea costituente (21 gennaio) e acclamato cittadino romano (12 febbraio), venne di lì a poco trionfalmente accolto in seno all'Assemblea (6 Marzo) e quindi nominato triumviro con Armellini e Saffi (29 Marzo). Fu il primo ed unico ruolo di governo di Mazzini che ebbe così l’occasione di varare soluzione di assoluta modernità, laicità e trasparenza: separazione di poteri tra Stato e Chiesa, garanzie per il libero esercizio del potere spirituale, fratellanza e rispetto della sovranità nazionale di ogni popolo. Il tutto nel quadro di un austero programma di governo che prevedeva ordine e rigore nell'attività finanziaria, parsimonia nelle spese, eliminazione degli sperperi, e, ipse dixit, "attribuzione di ogni denaro del paese all'utile del paese".  http://www.repubblica.it/cronaca/2011/05/12/news/pochi_fondi_chiude_commissariato_online-16138075/index.html?ref=search :  di Alberto Custodero   Roma, 12 maggio - Mancano i fondi, e il commissariato online del ministero dell'Interno chiude le principali attività. Fra queste, il fiore all'occhiello del Viminale, ovvero la facoltà offerta ai cittadini di fare le denunce via web, evitando lunghe code nei commissariati. I tagli del ministro dell'Economia Giulio Tremonti continuano a provocare effetti preoccupanti sul comparto sicurezza. E' di pochi giorni fa la notizia che a Palermo gli agenti sono costretti a comunicare con la centrale a proprie spese tramite cellulare, perché i ponti radio fuori uso non possono essere riparati. "Ma il taglio ai fondi delle forze di polizia effettuato dal governo Berlusconi - denuncia il segretario del Silp Cgil, Claudio Giardullo - ha fatto un'altra vittima eccellente: è il commissariato virtuale, attraverso il quale fino a ieri il cittadino poteva presentare una denuncia online in attesa di conferma presso un ufficio di polizia". "La sospensione del servizio - aggiunge Giardullo - è l'ennesimo passo indietro che il governo sta imponendo al Paese sulla strada della modernizzazione e dell'efficienza delle forze di polizia, frutto, evidentemente, della mancanza di una robusta cultura della sicurezza e dell'attenzione verso i cittadini".  Duro il commento delle opposizioni di governo. "È l'ennesimo effetto dei tagli orizzontali di Tremonti - dichiara Emanuele Fiano, responsabile del forum sicurezza del Pd - dopo le auto ferme, le divise bucate e le fotocopiatrici senza carta, ora chiude pure il commissariato online. Ma sicuramente non è finita qui: con oltre tre miliardi di tagli ne vedremo ancora delle belle".  Al Viminale confermano la notizia. "Tutto vero - dicono fonti interne - il contratto con la società che assicurava il supporto telematico è scaduto. Ma per il rinnovo mancano i fondi". "Il responsabile dell'Ufficio logistico del Dipartimento sicurezza, Giuseppe Maddalena - fanno sapere dal ministero dell'Interno - ha scritto una lettera alla società che gestisce il servizio datata 27 aprile pregandola di garantire le attività minime di funzionamento del sito in attesa dell'arrivo dei fondi e del rinnovo del contratto".  Il "Commissariato online" inaugurato dall'ex ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu aveva vinto il premio "European eGovernment Awards 2007" perché, aveva spiegato la giuria, riduce sensibilmente l'iter burocratico per inoltrare le denunce e consente alle persone anziane, disabili e a quanti sono impossibilitati a recarsi di persona al Commissariato di zona, di sbrigare celermente le pratiche per segnalare alla Polizia di Stato eventuali reati. Ed era stato anche finalista nel 2008 alla "Challenge Trophy" di Stoccolma: il concorso mondiale sulle innovazioni tecniche al servizio della comunità, bandito ogni due anni dal Royal Institute of Technology e sponsorizzato dal comune di Stoccolma. Per il Dipartimento, erano stati "due importanti riconoscimenti per quanto realizzato dalla polizia per i cittadini e per la loro sicurezza nel mondo della comunicazione informatica".  La chiusura inaspettata del prestigioso servizio web contrasta ora con il documento firmato il primo di aprile da Roberto Maroni intitolato "Obiettivi strategici del ministero dell'Interno" per il prossimo triennio. Il secondo obiettivo strategico fissato da Maroni riguarda infatti proprio la "realizzazione e il potenziamento di banche dati e altri progetti di digitalizzazione e di semplificazione dei servizi, per incrementare il flusso di comunicazioni interne ed esterne, migliorandone la qualità e l'efficienza". Obiettivi che, però, rischiano ora di non corrispondere alla realtà.
       
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