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La Rcs chiude City, a 11 anni dal debutto


Fra un mese City chiude i battenti. Come e perchè lo annuncia il Comitato di redazione, nel documento che riportiamo. Ma City è in drammatica compagnia, perchè una pioggia battente di chiusure, drastici tagli, accordi di solidarietà sta piegando testate grandi e piccole. E la Lombardia, che ospita la stragrande maggioranza dell'editoria italiana, in proporzione soffre maggiormente. Giornali di Milano, Cremona, Pavia, quotidiani di partito come la Padania, periodici specializzati quali Class, Food, emittenti locali, intere aziende.... Ormai il sindacato, nazionale e territoriale, apre almeno una vertenza al giorno. Ogni caso naturalmente è diverso dagli altri, ma i motivi si somigliano: crollo della pubblicità, riduzione degli acquisti da parte dei consumatori, tagli dei contributi pubblici, perdita di telespettatori disorientati dal digitale terrestre...

Ma ecco la vicenda di City nelle parole del suo Comitato di Redazione:

  La Rcs Mediagroup (Rizzoli Corriere della Sera), che possiede al 100% City Italia Spa, getta la spugna nel comparto free press. Ci è stato comunicato che l’Editore ha deciso la sospensione, entro febbraio 2012, di tutte le pubblicazioni del quotidiano City attualmente diffuso in otto città: Milano, Torino, Bologna, Genova, Firenze, Roma, Napoli, Bari. Le ragioni addotte dalla Rcs sono di carattere economico legate al calo dei fatturati pubblicitari. Per contrastare tale fenomeno nell’ultimo anno questo cdr e la redazione hanno responsabilmente accettato un doloroso piano di tagli, imposto dall’Azienda, che ha portato anche alla fuoriuscita di cinque redattori, con un impatto considerevole su un corpo redazionale che prima della cura dimagrante contava 24 unità. Paradossalmente, malgrado un vistoso calo di investimenti, proprio nel 2011 il gradimento è ulteriormente cresciuto arrivando ad un totale 1.786.000 lettori, che ha fatto di City il sesto quotidiano più letto d’Italia. In questi 11 anni di vita i giornalisti di City hanno fatto il loro lavoro con professionalità, competenza, passione e senso di responsabilità, in un percorso di crescita professionale tangibile come, ad esempio, il lavoro su più piattaforme. Ora, quanto meno, ci aspettiamo e chiediamo con forza che la Rcs, primo gruppo editoriale italiano, si assuma le proprie responsabilità e tuteli il lavoro dei 19 giornalisti della redazione, dei collaboratori e dei poligrafici di City, con la piena ricollocazione di tutti i colleghi all’interno delle testate del gruppo.  Il cdr di City
       
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