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In preparazione la nuova Audiradio (ferma dal 2010). AgCom avvia la consultazione per un nuovo metodo di rilevazione degli ascolti radiofonici


E’ in preparazione una nuova Audiradio con un nuovo metodo di rilevazione degli ascolti radiofonici. L'Autorità di garanzia per le comunicazioni ha pubblicato, infatti, giovedì 19 gennaio, la delibera di avvio della consultazione pubblica sull’organizzazione dell’attività di rilevazione degli indici di ascolto radiofonici e la costituzione di un tavolo tecnico. Per ora sono arrivate all’Authority otto proposte quasi tutte a favore dell'adozione di meter per la rilevazione passiva degli ascolti. Per partecipare gli interessati hanno a disposizione 90 giorni dalla data della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della delibera di avvio della consultazione pubblica e 10 giorni per accedere al tavolo tecnico. Come si ricorderà, il primo dicembre 2011, l’assemblea dei soci Audiradio aveva preso atto della messa in liquidazione la società (ferma dal luglio scorso, dopo feroci polemiche sul metodo di rilevamento) evitando così la nomina del curatore fallimentare e solo a gennaio 2012, con oltre un anno di ritardo, Audiradio ha diffuso i dati di ascolto radiofonico relativi al 2010. L’AgCom aveva intanto invitato gli editori radiofonici "alla riorganizzazione del sistema di rilevazione degli indici di ascolto” in grado di garantire “la determinazione della struttura concorrenziale nella raccolta pubblicitaria”. E qualche giorno prima dello scorso Natale la Commissione Servizi e Prodotti dell’Autorità di Garanzia per le Comunicazioni ha deliberato di sottoporre a pubblica consultazione presso tutti i soggetti interessati il provvedimento per la definizione di una ricerca per la rilevazione degli ascolti radiofonici. Ricordiamo che i tempi tecnici per lo svolgimento della consultazione in genere oscillano tra i 45 e i 60 giorni. Una proposta unitaria è arrivata da RNA, FRT e Aeranti-Corallo, con l’adesione anche di RDS, RTL, Radio Italia, Gruppo L’Espresso, Gruppo Finelco, Radio Maria, Radio Radicale e Radio & Reti, che prevede 120.000 interviste, meter con almeno 7.000 panelisti e la possibilità di ricerche qualitative di approfondimento. La gestione verrebbe affidata a una società consortile con capitale sociale di 200mila euro diviso in quote di garanzia tra UPA, AssoComunicazione, ed editori radiofonici nazionali e locali. La proposta di Monradio (Gruppo Mondadori) è focalizzata invece sui meter portatili con standard encoding passando da una fase transitoria di ricerca su panel diari nel 2012. Anche per Sipra meter standard encoding a partire dal 2013, preceduto nel 2012 dalla provvisoria fase di Diari online e cartacei, a cui affiancare una volta all'anno una ricerca base con interviste face to face (CAPI) per un numero pari a 30.000. Per Sipra governance duale con un organo di sorveglianza e uno di gestione, CATI di 120.000 individui più un panel di 10.000/14.000 che abbina meter e questionario elettronico per il Gruppo Espresso. Radio 24 propone un’indagine di base CAPI e poi la rilevazione meter encoding con un panel di lunga durata per assicurare la stabilità dei dati, mentre Upa e AssoComunicazione sottolineano la centralità della rilevazione passiva, purché integrata da indagine CATI o panel diari allo scopo di dare il corretto peso alle emittenti locali. Infine la proposta controcorrente dell'associazione REA che affiderebbe l’indagine all'AgCom tramite l’Istat, escludendo la partecipazione delle associazioni di categoria. Per CNR invece niente meter ma una CATI di 120.000 casi con approfondimenti qualitativi.
       
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