Redazione
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Israeliani e palestinesi, colleghi
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In questo ultimo fine settimana si sono incontrati a Cagliari giornalisti in rappresentanza dei sindacati di 30 Paesi. Tutti quelli che si affacciano sul Mediterraneo ed alcuni osservatori, dalla Germania alla Georgia. Pubblichiamo integralmente la Carta approvata domenica. Ma il meeting ha visto anche molte iniziative interessanti, sia in appoggio ai colleghi greci, alle prese con la difficile cronaca della peggiore crisi dal dopoguerra, sia a sostegno del dialogo fra giornalisti di Cipro est e Cipro ovest, sia soprattutto mirate alla ricostruzione del rapporto dei giornalisti israeliani con la Federazione internazionale e con i colleghi palestinesi. Emozionanti, i rispettivi interventi, che si sono conclusi con un invito rivolto dagli israeliani ai colleghi palestinesi in particolare ed agli arabi in generale. Invito al Congresso della stampa che si tiene a novembre.
Sul sito www.fnsi.it si possono trovare agenzie ed articoli sulle tre giornate e, parzialmente, anche la Carta di Cagliari. Buona lettura, Marina
CARTA DI CAGLIARI
Sicurezza, Diversità e Dialogo: costruire fiducia nel giornalismo mediterraneo. Dichiarazione
Noi, rappresentanti dei sindacati dei giornalisti di 30 paesi del bacino del mediterraneo riuniti a Cagliari dal 7 al 9 maggio, avendo esaminato la crisi economica, politica e sociale che affligge i giornalisti di tutte le regioni;
Deplorando le violenze esercitate contro i media, le pressioni sui giornalisti da parte di governi e forze politiche senza scrupoli ed estremiste, e l’indifferenza verso le organizzazioni dei media, tutti fattori che creano un’atmosfera di crescente autocensura;
Credendo che un giornalismo professionale e indipendente, esercitato in condizioni di non-discriminazione e nel rispetto delle norme elementari del lavoro, sia essenziale per difendere il diritto dei cittadini a sapere;
Condannando tutti gli attacchi contro i giornalisti da parte dei governi che utilizzano la legge per intimidazione e fanno pressioni ingiuste al fine di manipolare il lavoro dei media;
Condannando i licenziamenti selvaggi nelle redazioni e le violazioni dei diritti del lavoro giornalistico da parte di datori di lavoro che di fronte alla crisi hanno abbandonato la missione, l’etica e i valori del giornalismo;
Dichiariamo
Che i giornalisti mediterranei lavoreranno uniti per creare la fiducia del pubblico nel giornalismo e creare nuove forme di dialogo e di solidarietà. In particolare, il meeting rifiuta le politiche di divisione, di manipolazione e d’intolleranza e sostiene un programma d’azione sui seguenti temi:
Il giornalismo per la diversità e la tolleranza
Sostenere il ruolo dei giornalisti nella costruzione di società democratiche e nella promozione della pace, la riconciliazione e lo sviluppo duraturo,
- il meeting accetta di promuovere lo statuto professionale dei giornalisti, le regole etiche e professionali dei giornalisti in linea con l’Iniziativa per un Giornalismo Etico dell’IFJ;
- il meeting appoggia la partecipazione dei Sindacati mediterranei alla creazione di una Rete Europea per la diversità nel giornalismo al fine di combattere il razzismo e richiamare l’attenzione sulla necessità dei media di rappresentare tutte le opinioni della società, comprese le voci delle minoranze.
La sicurezza dei giornalisti
Riconoscendo che la sicurezza e la protezione dei giornalisti e degli operatori dei media sono essenziali per la libertà di stampa e la democrazia
- il meeting chiede di sviluppare un programma mediterraneo per la sicurezza dei giornalisti nella ricerca dell’informazione e del materiale di formazione, per ridurre i rischi dei giornalisti che lavorano in zone di conflitto.
- Il meeting deplora le restrizioni crudeli e ingiustificate nel rilascio dei visti e chiede la creazione di procedure rapide che permettano ai giornalisti di attraversare le frontiere liberamente per poter svolgere il proprio lavoro, senza interferenze;
- Il meeting lancia un appello ai paesi della regione Mediterranea e delle zone di conflitto limitrofe a che siano rispettati gli impegni previsti dalla Risoluzione delle Nazioni Unite 1738 sulla protezione dei giornalisti e degli operatori dei media che lavorano in zone di conflitto;
Costruire la fiducia attraverso il dialogo
Crediamo che il dialogo sia la chiave per creare una cultura di unità e di solidarietà tra i giornalisti e le organizzazioni dei giornalisti, per difendere i diritti professionali e sindacali, e per la risoluzione dei conflitti nella regione mediterranea,
- il meeting chiede alle organizzazioni iscritte all’IFJ di lavorare insieme, evitando la contrapposizione motivata politicamente e promuovendo il dialogo e le azioni comuni per poter fronteggiare meglio le minacce ai diritti dei membri;
- noi constatiamo che l’area Mediterranea è da sempre oggetto di tensioni e di conflitti, in particolare tra i paesi del Medio Oriente (Israele e Palestina) e con dispiacere notiamo che l’informazione è troppo spesso utilizzata come uno strumento, mentre il ruolo che le appartiene è quello di contribuire alla comprensione tra popoli e al rispetto della dignità umana e dei diritti dell’uomo.
Il meeting si augura che la nuova Unione per il Mediterraneo riprenda il processo di Barcellona con rinnovato vigore, e dal quale soprattutto i paesi della sponda meridionale del Mediterraneo dovrebbero beneficiare di una politica di partenariato, soprattutto in materia d’informazione, che è ancora lontana dal raggiungere i suoi obiettivi.
- Il meeting chiede solidarietà per i giornalisti vittime della crisi economica e sottolinea il ruolo dei sindacati di essere uniti nell’affrontare la riduzione dell’occupazione e la instabilità finanziaria della regione.
- Il meeting accoglie l’invito del Sindaco di Cagliari, appoggiato dall’autorità regionale e dai giornalisti di Sardegna, di stabilire un centro stabile di promozione del dialogo tra i media professionali nella regione mediterranea, e domanda all’IFJ e alla FNSI di dare seguito a questo invito;
- Il meeting invita l’IFJ a lavorare con le organizzazioni dei giornalisti della regione, compresa la EFJ e la Federazione Araba dei Giornalisti, per trovare nuove forme di dialogo a tutti i livelli al fine di promuovere la reciproca comprensione tra i giornalisti che lavorano in zone di conflitto e che sono divisi politicamente;
Il meeting desidera ringraziare la FNSI e l’Associazione Stampa Sarda per la loro solidarietà e l’organizzazione di questo incontro.
Cagliari, 9 Maggio 2010