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Internet è un diritto per tutti. Stefano Rodotà, ex presidente della privacy, propone la modifica dell'art.21 della Costituzione


La proposta, a sorpresa, è stata lanciata all’Internet Governance Forum di Trento: l'ex presidente dell'Autorità garante della privacy e costituzionalista, Stefano Rodotà propone una modifica dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana inserendo una norma che dia diritto d’accesso alla Rete per tutti. Una modifica, insomma, che possa sancire l'accesso a Internet come diritto fondamentale. La modifica costituzionale all'articolo 21 proposta da Stefano Rodotà recita testualmente: 'Tutti hanno eguale diritto di accedere alla rete Internet, in condizione di parità, con modalità tecnologicamente adeguate e che rimuovano ogni ostacolo di ordine economico e sociale”. Rodotà ha poi aggiunto: “Non considero esaltante lo stato attuale dei diritti nella Rete. Per restare in un linguaggio molto attuale, si può anzi dire che sta aumentando lo spread tra la necessità di garantire a tutti il diritto di accesso alla Rete e l'uso del diritto per cercare di ostacolare questo passaggio. Mi auguro che l'Internet Governance Forum di Trento possa risvegliare una certa cultura politica nazionale sorda all'importanza dell'Ict e che quando ha cercato di occuparsene l'ha fatto in modo sbagliato come con il recente decreto che ha posto norme censorie su siti e blog, portando al blocco di Wikipedia, creando imbarazzo per il Paese in tutto il mondo".
       
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