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Internet, Boldrini: “Mai parlato di censura web né di nuova legge”. Di Pietro: "Non servono nuove leggi ma più controlli"


Roma, 4 mag. (TMNews) - “Vorrei ringraziare tutte e tutti per i tanti attestati di solidarietà arrivati da parte di cittadini, associazioni, esponenti politici, sindacali, religiosi e rappresentanti istituzionali. Desidero anche ribadire il senso dell’intervista con Concita De Gregorio, uscita ieri su Repubblica, in merito alle diffamazioni, alle minacce, alle intimidazioni che mi riguardano diffuse attraverso il web”. Lo afferma la presidente della Camera Laura Boldrini in un post sulla sua pagina Facebook. “Nell’intervista non parlo mai né di anarchia, né di censura, né della necessità di una nuova legge” precisa. Boldrini precisa che “anzi, proprio perché credo nel potenziale partecipativo e democratico della rete, ho voluto attivare ed utilizzo quotidianamente, da presidente della Camera, una pagina facebook ed un profilo twitter, che considero strumenti utili al confronto e al dialogo. Ci tengo, anche con questi mezzi, ad accorciare le distanze tra le istituzioni ed i cittadini. Ma le minacce, gli insulti, le intimidazioni, la violenza non sono mai accettabili, né dentro il web né fuori”. “Nell’intervista, dunque, intendevo aprire un confronto sulla violenza contro le donne, che si manifesta anche attraverso internet. Un raffronto può servire - osserva -. La pedopornografia, in rete, viene seguita e perseguita con attenzione e preoccupazione. Quello che di sconcio accade contro le donne viene, invece, spesso sottovalutato e ridotto a goliardata machista. È un problema che deve riguardare tutti, non solo noi donne. L’obiettivo è arginare la violenza. Sono certa che saprá condividerlo anche chi ha giustamente a cuore la libertá della rete”. Sulla questione ha preso posizione anche l’onorevole Antonio Di Pietro: “Non occorrono nuove leggi per regolamentare il web, sono sufficienti quelle già esistenti. Bisogna solo aumentare i controlli per arginare la violenza. Altri interventi normativi sono pericolosi perché si correrebbe il rischio di limitare la libertà d`informazione, che va sempre tutelata”. E` quanto scrive sul suo profilo facebook lonorevole Antonio Di Pietro, leader dell’Idv
       
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