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Il nostro nome è Ester


Schermata-2012-12-22-alle-13.10.58La ndrangheta non molla la presa. Ma neanche i colleghi di Altomilanese si fanno intimidire. Così anche noi torniamo ad occuparci di Ester e del suo direttore, ad accendere un faro per non lasciarli soli. Tutta la nostra solidarietà, oltre che a loro, va anche alla forte e combattiva società civile di Sedriano. Il Gruppo Cronisti lombardo ha subito emesso un comunicato, come pure Giulia - la rete delle giornaliste autonome. Partiamo dalle parole di quest'ultima: "Siamo tutte Ester Castano!  Le giornaliste di GiULiA sono vicine alla giovane collega di Sedriano, bersaglio di minacce e intimidazioni per i suoi articoli sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel territorio lombardo. Fino all’ultimo preoccupante episodio, una busta con un proiettile recapitata al giornale “Altomilanese", che alza il tiro allo scopo di intimidire lo stesso direttore, Ersilio Mattioni, perchè smetta di documentare il malaffare politico e le infiltrazioni mafiose alle porte di Milano. GiULiA esprime la sua vicinanza a Ester, e con lei al direttore del periodico e all’’attivista antimafia Giampiero Sebri, tra i bersagli della minaccia" . Questo invece il comunicato, rilanciato anche dall'Unci (Unione nazionale cronisti): "Il Gruppo Cronisti Lombardi ha appreso con preoccupazione e sconcerto la notizia della lettera minatoria inviata al settimanale Alto Milanese, testata in cui lavora Ester Castano, la giovane cronista già oggetto di intimidazioni e minacce per i suoi articoli sulle infiltrazioni mafiose nel territorio lombardo. Si tratta di un atto ignobile che, nel confermare la pesante presenza della ‘ndrangheta in Lombardia, richiede una pronta risposta da parte di tutti e sottolinea la necessità di una sempre più attenta offensiva contro questo fenomeno da parte di forze dell’ordine, magistratura e dell’intera società civile. Il Gruppo Cronisti Lombardi esprime solidarietà e vicinanza a Ester Castano (che nel novembre scorso in occasione del P remio Vergani 2012 ha ricevuto la targa d’onore del Gruppo per il suo coraggioso comportamento ed è stata premiata a Montecitorio nella Giornata contro la violenza sulle donne) e a tutti colleghi che lavorano nella redazione di Alto Milanese. Chiede inoltre alle autorità un impegno costante di sorveglianza e protezione verso i colleghi oggetto delle intimidazioni per garantire la continuazione della loro importantissima funzione di denuncia e di contrasto alle azioni di stampo mafioso in atto in Lombardia.".
       
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