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Roberto Natale si candida e si dimette


(lettera aperta) di Roberto Natale Ho accettato la candidatura alle prossime elezioni politiche, e dunque rassegno immediatamente le dimissioni da Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. L’informazione italiana, segnata da conflitti di interesse e da anomalie che ci tengono lontani dell’Europa, sta attraversando una crisi profonda, che soffoca l’autonomia, mette a rischio l’esistenza di tante voci essenziali, tiene in una devastante precarietà migliaia di colleghi, rende fragile il nostro pluralismo. Sono indispensabili interventi profondi, da attuare mettendo a frutto - se avrò la possibilità di partecipare all’attività parlamentare - le proposte elaborate in questi anni non solo dalle rappresentanze del giornalismo italiano, ma anche da associazioni e movimenti sempre più attenti alla rilevanza dell’informazione. Ringrazio i colleghi e le colleghe coi quali ho lavorato in questi anni nel sindacato unitario dei giornalisti, che è stato per me la sede di un’esperienza preziosa anche dal punto di vista civile, perché il diritto-dovere di informare di noi giornalisti è stato sempre difeso in connessione col diritto dei cittadini a non vedersi sequestrato il diritto di sapere: un collegamento che ha permesso in questi anni di conseguire vittorie importanti come quelle contro il disegno di legge sulle intercettazioni e contro la riforma della diffamazione. Porto con me una domanda di libertà e di riforme alla quale mi sento impegnato a rimanere coerente. Roma, 22 dicembre 2012 Questa la lettera che il presidente Fnsi, Roberto Natale, ha scritto non appena Sinistra Ecologia e Libertà ne ha annunciato la candidatura alle prossime elezioni politiche. Una scelta di stile, tutt'altro che obbligata. A norma di Statuto, infatti, il presidente dovrebbe sospendersi per la durata della  campagna elettorale, ma Roberto ha deciso, con grande senso di responsabilità, di non coinvolgere il Sindacato dei giornalisti in una campagna che si preannuncia aspra e velenosa. E quindi s'è dimesso. Da subito. In termini operativi questo comporta che il Consiglio Nazionale della FNSI si debba riunire per eleggere un nuovo Presidente.  
       
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