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Gli assassini non vanno in vacanza


Rapito, torturato ed ucciso. Il collega curdo Wedat Hussein Ali è stato assassinato il 13 agosto, poche ore dopo essere stato rapito nella città di Dohuk, nel Kurdistan iracheno. A sostegno della denuncia del Sindacato del Giornalisti del Kurdistan (KJS) oggi anche la Federazione internazionale, Ifj, cui aderisce, ha scritto al presidente Massoud Barzani chiedendo un’inchiesta approfondita. Ali, redattore dell'Agenzia RojNews, è stato rapito nel quartiere Malta di Duhok sabato e poche ore dopo il suo corpo è stato trovato scaricato ai bordi della strada Semel-Duhok. Le indagini preliminari confermano che Ali era stato torturato. Non è il primo caso e questo è stato messo in rilievo, assieme al potenziale impatto di queste violenze sul libero esercizio dell’informazione, nella dichiarazione del segretario generale Ifj Anthony Bellanger: “Siamo accanto al KJS, sempre più preoccupati per gli attacchi ai giornalisti nella regione e per il fallimento delle indagini pubbliche. Chiediamo al governo che l’indagine stavolta sia rapida e approfondita e porti gli assassini del signor Ali alla giustizia". Speriamo bene.
       
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