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E ora parliamo di contratto. 1- Scena e retroscena


di Guido Besana Il Contratto di lavoro FNSI FIEG è scaduto il 31 Marzo 2016. La FIEG lo ha disdettato. Poi FIEG e FNSI hanno sottoscritto un accordo per prorogarne la validità al 30 Settembre 2016. A partire dal mese di Settembre del 2015 ci sono stati diversi incontri tra le parti per verificare la possibilità di un rinnovo. Al momento le posizioni sono distanti. Se devo attenermi ai fatti il punto sul Contratto è questo, e non ci sarebbe altro da aggiungere. Però in questi mesi molto altro è stato aggiunto, tra rivelazioni, scoop, retroscena, allarmi, scandali, denunce varie di violazione dello Statuto federale, pubblicazione di documenti segreti. E quindi anche su tutto ciò bisogna dare delle spiegazioni. Il 26 luglio nel corso di una riunione della Giunta Esecutiva allargata alla Consulta delle Associazioni regionali di Stampa sono stati distribuiti dei testi, che avrebbero dovuto essere considerati come materiali di lavoro, e che sono poi stati pubblicati qua e la ( e sono quindi ora pubblici ). Lì si possono ad esempio leggere su http://www.assostampasicilia.it/pdf/contratto-Fieg-Fnsi-luglio-2016.pdf . Ogni copia aveva in sovrimpressione, a tutela della riservatezza trattandosi di bozze, appunti e riassunti e non di documenti ufficiali o di piattaforme, il nome del membro di Giunta o dell'Associazione destinataria. La fantomatica "piattaforma" di rivendicazioni della FIEG, che si può leggere da pagina 4 a pagina 8 del documento, è quel che meglio spiega le dinamiche che abbiamo davanti. Sul web, su Facebook, su diversi blog si è affermato che la FNSI avrebbe tenuto nascosto un testo che scardina il contratto e che niente viene fatto per contrastare quelle proposte, con toni che fanno intendere una resa da parte della FNSI di fronte a pretese inaudite prima. Le richieste degli editori sono state illustrate nel dettaglio alla categoria dalla collega Stigliano, la cui ampia dissertazione è poi stata ripresa da più parti. Il contenuto di quel testo è abbastanza chiaro a chiunque abbia consuetudine con il Contratto e con le sue rinnovazioni; è un riassunto delle posizioni che la FIEG, a mia memoria diretta, ha sostenuto a partire almeno dalla scadenza contrattuale del 2004, quando si aprì una vertenza durissima, caratterizzata dalle 28 giornate di sciopero che ancora oggi qualcuno ricorda, e rimprovera a Paolo Serventi Longhi che lasciò la segreteria federale senza riuscire a rinnovare il Contratto. Le stesse richieste vennero poi fatte dalla FIEG, per bocca di Alberto Donati, alla delegazione guidata da Franco Siddi che giunse al rinnovo nel 2009. Vennero reiterate nel 2013, all'inizio della trattativa che portò alla firma del Contratto nel 2014 tra la delegazione guidata ancora da Siddi e quella di Giulio Anselmi. Proprio nel 2013 quelle richieste trovarono forma nell'elenco di cui si parla oggi. La FIEG sostiene, e lo ha ripetuto il 20 luglio, che si tratta di richieste, non di una piattaforma organica per la riscrittura del Contratto. Daniela Stigliano, e altri che oggi menano scandalo, era nella Segreteria Siddi, sedeva al tavolo contrattuale, leggeva le stesse carte nel 2008 e nel 2013. Oggi si scandalizza, allora come altri diceva a Franco Siddi di andare avanti nella trattativa anche quando il Segretario si incontrava con la controparte accompagnato dal solo Direttore o a volte, insieme al Presidente Rossi. Tuttavia anche chi non è stato così addentro agli arcani federali non dovrebbe stupirsi di quelle richieste: che gli editori vogliano tagliare il costo del lavoro e ridurre le tutele caratterizzanti il lavoro giornalistico attaccando cdr e poteri dei direttori e limitando il contro bilanciamento dei poteri tra datori di lavoro e dipendenti professionisti non è una novità del 2016 o del 2015, è la realtà con cui abbiamo a che fare quotidianamente da lustri. E le nostre proposte? Alla prossima puntata.
       
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