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Giù le mani dai colleghi turchi Dùndar e Gùl
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Le federazioni sindacali dei giornalisti, internazionale ed europea (IFJ e EFJ), hanno chiesto oggi alle autorità turche di rilasciare immediatamente i giornalisti Can Dündar e Erdem Gül e di far cadere tutte le accuse contro di loro. Inoltre le avvertono che chiederanno l'intervento sia del comitato per la protezione e la sicurezza dei giornalisti del Consiglio d'Europa, sia della piattaforma di monitoraggio della libertà dei media della Commissione Europea. I due colleghi turchi, che lavorano per il quotidiano Cumhuriyetwere, sono stati arrestati ieri a Istanbul su denuncia del presidente Recep Tayyip Erdogan con l'accusa di "procurare informazioni per la sicurezza dello Stato", "spionaggio politico e militare", "pubblicazione di informazioni riservate" e "fare propaganda a favore di una organizzazione terroristica ". Tutto risale ad un articolo e ai relativi filmati pubblicato da Cumhuriyet il 29 maggio col titolo "Ecco le armi che secondo Erdogan non esistono". Si mostravano immagini in cui la gendarmeria e ufficiali di polizia gli ufficiali aprivano delle casse, entro il rimorchio d'un camion, che contenevano armi e munizioni inviate, secondo le informazioni del giornale, ai gruppi ribelli in Siria da parte dell'Organizzazione di intelligence nazionale della Turchia (MIT) nel gennaio 2014. Dopo la pubblicazione, il presidente Erdogan aveva minacciato i giornalisti di Cumhuriyet affermando, durante una diretta televisiva: "Chi ha scritto questa notizia dovrà pagare pesantemente". Nella sua denuncia penale, il presidente turco chiede che ogni giornalista sia condannato all'ergastolo aggravato, ossia ad un ergastolo più ulteriori 42 anni di carcere per aver "minato l'interesse dello Stato utilizzando immagini falsificate." Subito, in una dichiarazione congiunta, l'IFJ, la filiale turca della EFJ (Unione dei Giornalisti Unione della Turchia, TGS) e l'associazione dei Giornalisti della Turchia (TGC), avevano condannato l'arresto, affermando: "La pubblicazione di questi articoli era un dovere dei giornalisti verso il diritto alla conoscenza dell'opinione pubblica. A sua volta l'accesso del pubblico alle informazioni deve essere garantito e rispettato. I giornalisti non dovrebbero proteggere e difendere gli interessi dello Stato; questo è il compito delle autorità statali. L'arresto dei nostri colleghi Can Dundar e Erdem Gül è una violazione della Costituzione turca, nonchè della legge sui media 5187, del codice penale turco, della giurisprudenza della Corte costituzionale turca e della Convenzione europea sui diritti umani ". Jim Boumelha, presidente IFJ ha ricordato che proprio Dündar era stato il relatore principale durante la conferenza internazionale Ifj a Istanbul: "In quella occasione ha descritto quanto sia difficile resistere all'oppressione e alle interminabili tempi di un'azione penale". E Mogens Blicher Bjerregard, presidente della Federazione europea, dopo aver sottolineato come questi arresti ledano gli articoli 5 e 10 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, ha aggiunto: "Questo caso solleva seri interrogativi sulla indipendenza della magistratura in Turchia. Sulla scia del vertice UE-Turchia a Bruxelles, le autorità turche dovrebbero correggere la situazione rilasciando immediatamente i nostri colleghi ".