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E ora rimettiamoci in cammino


Ci siamo fermati due giorni e sono state due giornate intense. La prima, seminariale, destinata a relazioni molto interessanti che caricheremo sul sito assieme a relativi foto e filmati (Youtube); la seconda, congressuale, conclusa col documento che segue. E dopo un confronto intenso e interessante, nonostante la scelta del week end - scriteriata secondo alcuni -, mentre i "nostri" bimbi giocavano con le babysitter, confortati dai continui messaggi dei colleghi che per lavoro non avevano potuto partecipare (inviati a Londra, in Val di Susa, a Tunisi, sui campi di calcio, a Roma oppure bloccati in redazione ...) alla fine abbiamo tirato il fiato solo per poche ore. Già pronti ad ulteriori incontri per decidere sulle scadenze che ci attendono e sulla riorganizzazione della "struttura" di Nuova Informazione. Il documento: Milano, 23 ottobre 2011 -  Nuova Informazione afferma la continuità della sua linea di azione sindacale e politica all'interno della categoria e nei suoi enti. In un momento in cui la classe politica si dimostra indifferentemente colpevole o irresponsabile noi ribadiamo il nostro impegno sui temi che più ci stanno a cuore. Cominciando dalla tutela dei diritti dei lavoratori, attraverso una politica di ammodernamento del sistema del welfare di categoria più attenta alla profonda trasformazione del mercato del lavoro giornalistico che si è in questi anni polverizzato, ma anche con una politica contrattuale che, a maggior ragione dopo il Congresso Federale di Bergamo, deve partire dalla tutela delle parti oggi più deboli, freelance e precari. Nuova Informazione sottolinea come questo possa essere realizzato solo agendo contemporaneamente in tutte le sedi affinché si realizzi finalmente la riforma della legge istitutiva dell'ordine, a partire dalle norme sull'accesso e dall'impegno per la formazione. Contestualmente va valorizzato il contributo che le strutture consultive nazionale e regionali del lavoro autonomo potranno dare nello sviluppo di buone pratiche e linee guida per la prassi sindacale. Di fronte all'attacco ai diritti del lavoro e dell'informazione riteniamo che il sindacato, e tutti gli enti dei giornalisti, debbano agire in maniera concertata, specie in una fase di crisi economica che congiuntamente alla politica di tagli del governo rischia di mettere in pericolo centinaia di posti di lavoro. Per questo confermiamo la nostra lealtà alla politica di alleanze realizzata in questi anni, lealtà che non può però diventare fedeltà cieca. Nuova Informazione manterrà sempre la sua autonomia di giudizio e critica, in nome di una politica sindacale più vicina ai colleghi, ai Cdr, alle redazioni.
       
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