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Ciao amici, da Laura


"Carissimi amici,Laura me ne sono andata oggi a mezzogiorno; è stata una malattia intensa, ma per fortuna breve. Non ho sofferto tanto, e il vostro affetto mi ha aiutato ad andarmene più serenamente. Se volete darmi un saluto, mi trovate lunedì 20 luglio e martedì 21 dalle 8 alle 19 alla Casa Funeraria San Siro, in via Amantea 3 a Milano. Poi, mercoledì 22 alle 11, riceverò l’ultimo saluto da famigliari e amici, sempre presso la San Siro. So che mi ricorderete con affetto, e il vostro ricordo mi farà vivere per sempre". Così inizia la lettera d'addio di Laura Salza, lasciata al figlio con soltanto uno spazio bianco, quello della data della morte (la scorsa notte, domenica 19 luglio) perchè lui la mandasse per email agli amici. Grandissima Laura, amica e compagna, che nella sua nota generosa efficienza ha organizzato anche l'informazione di un decesso che sapeva prossimo. In questo gesto c'è anche l'accudimento affettuoso di chi sino all'ultimo vuole sollevare da problemi i propri ragazzi, siano essi il figlio Mauro, le nipotine Sara ed Eva, le amiche... Continua così la lettera di Laura: "Vi ringrazio se vorrete fare una donazione all’Istituto dei Tumori di Milano, per chi ci è passato e perché se lo meritano tutti quelli che ci lavorano. Laura Salza, 25 marzo1944 -19 luglio 2015" Non manca, in calce al messaggio, la sua biografia: "Laura Salza è stata giornalista di musica, cinema, spettacolo, moda in alcune testate periodiche Rizzoli. Poliglotta (parlava perfettamente il russo), grande viaggiatrice, una personalità esuberante divisa tra il lavoro e l’impegno politico e sindacale negli anni 1970-’90. Andata in pensione (2005) ha cominciato a svolgere un altro importante compito, quello della nonna “intercontinentale”, con frequenti viaggi in alcuni Paesi del Centro e Sud America seguendo i trasferimenti del figlio Mauro (nato dalle sue prime nozze con Lucio De Carlini, allora segretario della Camera del Lavoro di Milano) e della sua famiglia, nel frattempo allietata dalla nascita di due nipotine". Che dire di più? Che era bellissima, affettuosa, spiritosa, appassionata. Una brava giornalista ed una seria sindacalista. Avercene.
       
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