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Anche il Washington Post annuncia il sito a pagamento da metà del 2013. Come il New York Times, Wall Street Journal e Financial Times
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Accesso a pagamento alla versione online del quotidiano Washington Post a partire dalla metà del 2013. Dopo il New York Times, il Wall Street Journal e il Financial Times anche il giornale che ha sede nella capitale americana ha deciso la svolta paywall, con un contributo per la consultazione del sito. La notizia arriva da fonti interne al quotidiano. Dopo alcune iniziali resistenze, anche il Post ha dunque intenzione di adottare il cosiddetto “metered paywall”: si tratta di un modello "soft" che fa scattare il pagamento dopo aver superato un numero di accessi gratuiti garantiti ogni mese ai lettori registrati, che per il quotidiano di Washington sono circa 600mila. Insieme al previsto rincaro del quotidiano cartaceo (potrebbe aumentare di 25 centesimi, arrivando a un dollaro), la vendita delle news online fa parte di una strategia per aumentare i ricavi e cercare di reagire alla crisi che sta colpendo il settore. Il primo ad adottare con successo il sistema di pagamento online è stato due anni fa il New York Times: oggi garantisce 10 accessi gratuiti ogni mese. Da quando il metodo è stato adottato la testata newyorkese ha aumentato gli utenti online e non ha registrato né un calo negli abbonamenti tradizionali né nel numero di semplici visite del sito.