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Anche Giulia è andata a riprendersi il campo


Migliaia di cartellini rossi hanno sventolato ieri per le vie del centro di Milano. Erano i cartellini di "Riprendiamoci il campo", la manifestazione per mettere fuori gioco chi in questi anni ha fallito i propri compiti e per scrivere una nuova politica, rispettosa dei diritti delle donne e degli uomini. "Per far ripartire l'Italia", come recitava uno degli slogan. Il corte è partito alle 14,30 - quasi puntuale - da corso Venezia. Tra le diverse sigle di Cgil, Arci, Acli e alcune sezioni locali dell’Anpi, c'eravamo anche noi di Nuova Informazione e di Giulia (GIornaliste Unite LIbere e Autonome) con un drappello di portabandiera, capitanate da Marina Cosi. E' stato il nostro battesimo dello striscione, nuovo nuovo! Vuoi il bel pomeriggio di sole, vuoi la speranza per gli ultimi rivolgimenti politici, ma più che una manifestazione di protesta sembrava una Festa della Liberazione. Con auto che salutavano a suon di clacson come a un corteo nuziale. Tantissime le donne, soprattutto. Organizzate come Se non ora quando e Usciamo dal Silenzio o singole. Dal palco di piazza Castello, alla fine del corteo, la nostra Maxia Zandonai ha tenuto le fila degli interventi, tra cui quelli di Moni Ovadia, del costituzionalista Vittorio Angelini, del musicista Giacomo Manzoni, del segretario della Camera del lavoro milanese Onorio Rosati e del presidente dell'Anpi Antonio Pizzinato. Tra i contributi letti anche quello del sindaco Giuliano Pisapia e del giornalista Giorgio Bocca che hanno aderito alla manifestazione. ...l'avessimo fatta oggi, sai che festa! [gallery columns="7"]
       
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