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Altri tempi, ben altri cronisti. Addio Marco Fini
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di Valentina Strada Un anno cominciato male. La notte scorsa è morto Marco Fini, 82 anni, fiorentino di nascita, grande cronista di Panorama, autore di inchieste sulla strategia della tensione tra le più documentate tra la fine degli anni '60 e la metà dei '70. Marco Fini ha fatto parte di quella straordinaria squadra di colleghi (tra cui Corrado Stajano, Marco Nozza, Camilla Cederna, Ibio Paolucci, Giorgio Bocca e altri di cui ora mi sfugge il nome) impegnati a far luce sulla strage di piazza Fontana innescata da servizi deviati e sulle sue conseguenze per la vita politica del Paese, pagine nerissime (in ogni senso) della nostra storia. Mestiere molto complesso quello di districarsi tra verità ufficiali e verità insabbiate da portare alla luce. Marco Fini era approdato a Panorama a metà degli anni '60 quando il periodico mondadoriano era ancora un mensile di attualità, politica e cultura pubblicato con la partnership di Time-Life e in quella redazione ebbe tra i suoi maestri Lodovico Terzi, uomo di grande cultura con un passato di traduttore e scrittore all'Einaudi. Nel 1967 Panorama divenne settimanale e, sotto la direzione di Lamberto Sechi, Fini cominciò a seguire da vicino anche la politica italiana. In quel contesto la sua carriera svoltò decisamente. A determinare quella svolta fu la strage di piazza Fontana. Per il settimanale Fini scrisse articoli, inchieste, fece interviste fino a diventare anche uno degli autori più accreditati di libri su quegli anni di sangue: insieme a Corrado Stajano, altro nome prestigioso di "quel" Panorama, Fini scrisse per Einaudi La forza della democrazia, titolo che fu anche dell'omonima trasmissione televisiva, curata da entrambi, sulla strage di Piazza Fontana.. Tra gli altri libri: Valpreda - processo al processo con Andrea Barberi (Feltrinelli), Le bombe di Milano (AAVV Guanda), una raccolta delle testimonianze di dieci giornalisti (tra cui Marco Fini), un magistrato (Duilio Bartolo) e un avvocato (Luca Boneschi) sui fatti oscuri che hanno preceduto e seguito la strage alla Banca Nazionale dell'Agricoltura; con Roberto Faenza fu autore de Gli americani in Italia, indagine sui rapporti tra gli alleati e la Resistenza. La passione di Marco Fini per l'attualità politica ha prodotto anche altre importanti inchieste televisive e reportage per i quali nel 1979 meritò il premio Saint Vincent di giornalismo per la Rai. Poi venne il momento di saggi storici e altre collaborazioni a diverse testate prima di ritirarsi, giunto alla pensione, sulle amate colline di Bolgheri. Fini lascia la moglie, la collega Manuela Grassi, e il figlio Cosimo.