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2 - Che fare? Perchè sì, l'appello
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Questo l’appello “trasversale” che alcuni colleghi di Nuova Informazione stanno sottoscrivendo insieme a colleghi che pur non appartenendo alle componenti di Senza Bavaglio, Francesco Abruzzo e Unità Sindacale, hanno deciso di sostenere la candidatura di Alessandro Galimberti. La raccolta delle firme è iniziata nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 6 ottobre. Elezioni regionali dell’Ordine dei Giornalisti. Appello al voto per Alessandro Galimberti - Perché non vogliamo un Presidente schierato con Fratelli d’Italia Anche se può non risultare chiaro ad una prima lettura delle candidature al ballottaggio, il duello che si deciderà domenica 8 e lunedì 9 è esattamente un testa a testa tra i due candidati Pierfrancesco Gallizzi e Alessandro Galimberti. È questa la conseguenza diretta dei risultati del primo turno, che hanno visto l’uscita di scena come candidato dell’ex Presidente Gabriele Dossena. I tre colleghi pubblicisti eletti al primo turno appartengono alla lista Giornalisti liberi, e dichiaratamente appoggeranno Gallizzi. Soltanto se almeno 5 dei 6 professionisti eletti sosterranno Alessandro Galimberti sarà possibile evitare che sia proprio Pierfrancesco Gallizzi il futuro presidente. L’informazione è oggi sottoposta a pressioni e strumentalizzazioni politiche di ogni tipo e orientamento, che ne minacciano gravemente la libertà e l’autonomia. Chi firma questo appello, pur non appartenendo a una corrente sindacale o comunque pur non appartenendo alle correnti di Senza Bavaglio, Francesco Abruzzo e Unità Sindacale, ritiene, in una sorta di patto democratico trasversale, che occorra porre un argine alla deriva del controllo dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia da parte di una leadership da sempre schierata apertamente con la destra, quindi fortemente sbilanciata a favore di una sola parte politica dell’informazione. Nulla di personale contro il candidato che in quella destra estrema è politicamente nato e cresciuto, ultimamente come portavoce e addetto stampa al fianco di Ignazio La Russa prima, con Viviana Beccalossi poi, entrambi esponenti di Fratelli d’Italia. Ma riteniamo che la presidenza dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, il più importante e influente insieme a quello del Lazio, richieda, fra i requisiti irrinunciabili, equilibrio, imparzialità e notevoli doti di mediazione, oltre a un curriculum professionale giornalistico di alto profilo, che non può avere come massima espressione la prestazione autonoma al servizio di un politico, nel caso del portavoce – lo ricordiamo - incompatibile con l’esercizio della nostra professione. Al contrario Alessandro Galimberti, prima cronista di nera e giudiziaria alla provincia di Como, poi inviato del Sole 24 Ore, attuale presidente dell’Unione Nazionale Cronisti, ha tutte le carte in regola per rappresentarci pienamente e svolgere serenamente il suo ruolo, garantendo all’Ordine la funzione che gli è propria, a tutela della deontologia, nel “rispetto della verità sostanziale dei fatti” e, dopo la recente riforma, nella selezione di percorsi formativi di assoluta eccellenza per offrire ai colleghi i crediti richiesti e favorirne l’aggiornamento e la riqualificazione professionale. Facciamo appello ai colleghi perché votino, al Consiglio regionale, i candidati: 7. Alessandro Galimberti, 8. Rossella Verga, 9. Fabio Cavalera, 10. Franco Ordine, 11. Lucia Bocchi, 12. Gegia Celotti. E al Collegio dei revisori dei conti: 3. Andrea Montanari, 4. Marco Lombardo FIRMATARI DELL’APPELLO (IN ORDINE ALFABETICO) Massimo Barbieri Laura Barsottini Marco Brando Anna Maria D’Alessandro Marco Libelli Giuliano Modesti Paolo Occhipinti Saverio Paffumi Cristina Rogledi Ottavio Rossani Paolo Salvatore Luca Trogni Benedetta de Micheli Irene Merli Luciano Scalettari