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16 cdr contro la legge bavaglio


Questo è il comunicato approvato da 16 CDR di altrettante case editrici sullo sciopero di domani. Un bel passo avanti nel mondo dei periodici, “vittime”, da sempre, di un “complesso d’incisività” nella gestione degli scioperi brevi. Un segno di partecipazione reale, sentito, unitario.Questo il testo integrale.

NO ALLA LEGGE BAVAGLIO Care lettrici e cari lettori,con il Disegno di Legge Alfano è in via di approvazione alla Camera un provvedimento in tema di intercettazioni telefoniche che limita, in maniera determinante, l’attività di noi giornalisti. In realtà, questo provvedimento è in primo luogo contro voi lettori:  contro i cittadini comuni e contro la democrazia nel nostro Paese. Costituisce infatti una grave manomissione del diritto a essere informati, per esempio sulle indagini in corso e persino sui processi. Subordina la libertà di stampa a modi, tempi e autorizzazioni che di fatto la mettono "sotto tutela" e la imbavagliano. La difesa della privacy e della riservatezza va perseguita con determinazione ed efficacia, ma non può essere la scusa per cancellare il diritto a una libera e corretta informazione. Contro questo disegno c'è stata la straordinaria mobilitazione nazionale del sindacato dei giornalisti, la Fnsi, insieme con molta parte della società civile. Fino a sfociare nella "Giornata del Silenzio" di domani, venerdì 9 luglio 2010. I giornalisti dei periodici aderiscono con convinzione alla protesta, con un giorno di astensione dal lavoro e il blocco degli aggiornamenti dei siti per la giornata del 9 luglio. I Comitati di Redazione di:Abitare/Segesta - Cairo Editore - Condé Nast - Domus - Edisport - Gruner+J/M - Hachette - Hachette Lifestyle Media - Hachette Marie Claire - Mondadori - Quadratum - Periodici San Paolo - Rcs Periodici - Rizzoli Publishing - Sfera Editore - Universo

       
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