Redazione
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Approvati i bilanci della Lombarda
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Lunedì scorso s’è tenuta al Cinema Teatro Anteo l’assemblea dei soci dell’Associazione Lombarda Giornalisti. Erano due anni che non ci si incontrava più in quella veste.
Anni di pandemia, di smart working, di vertenze fatte esclusivamente in streaming. Con tutto quello che l’Associazione s’è trovata ad aver dovuto affrontare in questo lungo periodo, confesso che l’Assemblea, seppure momento importante nella vita sociale di un’associazione, era l’ultimo dei problemi. L’approvazione dei bilanci – dal consuntivo 2019 sino al preventivo 2022 -, già passati per Statuto sotto l’esame del Collegio dei sindaci e il voto del Consiglio Direttivo, di fatto garantiva quello che l’assemblea all’Anteo ha poi ratificato.
Bilanci approvati a grande maggioranza e tutto in ordine grazie alla supervisione della direttrice Alg, Adriana Berneri; dunque nulla da obiettare, se non, da parte delle minoranze, un attacco all’amministratore unico della Società Immobiliare Circolo della Stampa Srl, Marco Volpati, perché “saldamente al potere per troppi anni che nemmeno i miei dittatori africani!”, nella colorita e, al solito, confusionaria esposizione Alberizziana. I lavori all’Anteo sono proseguiti con poche voci dissonanti – sempre le stesse e sempre con le solite richieste – grazie alla sinteticità d’esposizione del presidente Alg Paolo Perucchini e alla spigliata ironia della nostra Marina Cosi, sempre pronta con il sorriso a non lasciar montare interventi strumentali.
Accorpate le date per i rinnovi di Alg e Fnsi
L’assemblea ha poi deliberato che le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali si debbano tenere in concomitanza con il rinnovo delle cariche federali, a fine 2022. Questo per evitare spese doppie per organizzare a distanza di pochi mesi due diverse tornate elettorali, proprio in un momento in cui, con il passaggio dell’Inpgi all’Inps, tutte le associazioni e la stessa Fnsi perderanno i contributi che il nostro ente di previdenza versava in cambio delle prestazioni fornitegli dalle Associazioni di Stampa. S’è poi discusso di come trovare i fondi che permettano al sindacato lombardo di continuare il lavoro, sfruttando e implementando il Poliambulatorio, per esempio, buona fonte di reddito, ma anche creando, attraverso un percorso di formazione professionalizzante offerta ai soci con costi ridotti, un percorso virtuoso per gli iscritti.
La mia lettura: finché ci troveremo vecchi arnesi, mezzi assonnati, che continuano a usare l’Alg per vecchie ripicche personali, non si andrà molto lontano. L’Alg, come tutto il sindacato, deve giocare una partita difficilissima guardando avanti. Devono cambiare i paradigmi sindacali, si deve guardare al futuro della professione (che è già il presente), cercando di tenere insieme contrattualizzati (sempre meno), pensionati e nuovi giornalismi, svolti per lo più da colleghi autonomi, la stragrande maggioranza. La tecnologia che corre a tutta velocità va studiata, capita, elaborata, domata. Sulla stessa lunghezza d’onda, anche l’Ordine dei giornalisti dovrebbe attuare cambiamenti. Pena l’estinzione della professione. Ma di questo, spero, si possa parlare a lungo e a fondo nei prossimi mesi.
NOTE A MARGINE – L’assemblea si è aperta ricordando i colleghi lombardi che tra il 2019 e i giorni scorsi ci hanno lasciati, avendo rivestito ruoli o cariche regionali e nazionali: Rossella Minotti, Rino Felappi, Letizia Mosca, l’avvocato Franco Pilato, Sergio Stimolo, Franco Levi, Andrea Leone. L’assemblea si è chiusa con l’approvazione unanime d’un documento di solidarietà all’Ucraina e d’auspicio di pace (il presidente Perucchini facendo notare come, del tutto casualmente, i colori verde e giallo delle schede per il voto fossero gli stessi della bandiera ucraina).