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Vota sì al nuovo contratto


Oggi, 29 maggio, e domani 30, dalle ore 10 alle ore 19 presso l'Associazione LOmbarda dei giornalisti, in via Montesanto 7, si può votare al referendum sul nuovo contratto di lavoro. Le urne saranno tre: 1- giornalisti contrattualizzati Fnsi/Fieg in corso o in disoccupazione recente; 2- giornalisti pensionati; 3- giornalisti collaboratori iscritti attivi all'Inpgi2. Nuova Informazione invita ad esprimere un sì consapevole. I seggi : Questi i seggi organizzati sul territorio: • Milano: sede Alg, viale Montesanto, 7, dalle 10 alle 19. • Bergamo: L’Eco di Bergamo, viale Papa Giovanni XXIII, 118 • Brescia: Il Giornale di Brescia, via Solferino, 22 • Como: la Provincia, via P. Paoli, 21 • Cremona: La Provincia, via delle Industrie, 2 • Lecco: La Provincia, via della Costituzione, 26 • Mantova: Cisl, via Pietro Torelli, 7 • Pavia: Consiglio Circoscrizione Pavia storica, piazza della Vittoria • Sondrio: La Provincia, via N. Sauro, 13 • Varese: La Prealpina, viale Tamagno, 13 Perchè sì? Il Contratto Fnsi-Fieg è stato firmato dal Sindacato dei giornalisti dopo quattro anni di vacanza contrattuale, dopo diciotto giornate di sciopero, dopo che erano intervenuti per favorire l’accordo tutti i partiti, il Parlamento e lo stesso Presidente della Repubblica. E’ stato firmato dopo un anno di trattativa da un gruppo dirigente che aveva avuto precisi mandati dalla categoria e dal Congresso di Castellaneta Marina. E’ stato firmato perché il gruppo dirigente della Fnsi è convinto che il bilancio, nonostante la gravità della crisi internazionale, sia positivo. Perchè sì?Perché si estende a tutti i media e cancella le discriminazioni per chi lavora nell’online. Perché mantiene intatti i poteri dei comitati di redazione. Perché la multimedialità dovrà essere contrattata con ciascun cdr. Perché aumenta il minimo contrattuale del redattore ordinario di 265 euro. Perché mantiene gli scatti in percentuale. Perché alza le retribuzioni dei contratti a termine del 38%. Perché nella redistribuzione delle risorse economiche si preoccupa dei giovani e dei più deboli. Perché introduce un fondo di perequazione per i colleghi pensionati. Perché impone maggiori vincoli di legge alle direzioni. Perché riconduce la flessibilità al confronto tra cdr e direzioni. Perché limita la possibilità delle aziende di richiedere ore supplementari a chi lavora a tempo parziale. Perché obbliga le aziende a confrontarsi con il sindacato sull’utilizzo degli stagisti. Perché impone alle aziende di organizzare come testate, con direzione giornalistica e rappresentanza sindacale, le tante strutture, sezioni o redazioni nate in questi anni. Perché riconosce, per la prima volta, la carriera professionale. Perché impone procedure per frenare la corsa al lavoro precario. Perché impedisce alle aziende in crisi di utilizzare a loro piacimento gli ammortizzatori sociali. Perché gli accordi sul welfare di categoria rendono più difficile la “rottamazione” dei giornalisti e rafforzano il ruolo del sindacato. Perché mantiene intatti articoli fondamentali, da quello sulle tecnologie alla clausola di coscienza, alle norme sui processi sinergici. Perchè trattando con editori e Governo abbiamo posto a carico delle aziende i contributi all'Inpgi 2 per i parasubordinati. Perchè abbiamo potuto estendere ai parasubordinati i riscatti, la contribuzione volontaria, l'indennità di malattia e di degenza, l'indennità di maternità nella stessa misura prevista per la gestione principale. Perchè abbiamo posto le premesse per estendere ai giornalisti lavoratori autonomi il sistema degli ammortizzatori sociali e la assicurazione contrattuale. Perché sono già 4112 i co.co.co per i quali le aziende hanno cominciato a versare i contributi. Perché un contratto nazionale è essenziale per le tante redazioni che non hanno integrativi. Vota sì al tuo contratto
       
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