Redazione
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Tutti, proprio tutti i giornalisti nel contratto
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I comunicati finali informano delle scelte, ma non riescono a dare conto completo dell'intensità e delle sfumature del confronto. Eppure il testo reso pubblico oggi, al termine della tregiorni di Autonomia e Solidarietà, ci va vicino. Leggetelo. Ci troverete le esperienze di dirigenti e militanti - nel sindacato e negli istituti di categoria -, gli obiettivi, le deleghe ed i picchetti invalicabili, ma soprattutto ci troverete lo sforzo di ideare risposte inedite e appropriate all'accelerata evoluzione del mondo giornalistico (e non solo). Nel solco delle proprie linee guida: inclusione, equità, libertà, servizio pubblico. In due parole: autonomia e solidarietà. Comunicato dell'assemblea nazionale di Autonomia e Solidarietà Autonomia e Solidarietà, componente di maggioranza della FNSI, al termine dei lavori della sua Assemblea Nazionale, conferma che la contrattazione è possibile e necessaria a condizione di essere equa e inclusiva. Sul contratto si deve procedere con il massimo di trasparenza e di coinvolgimento della categoria. Uno scambio contrattuale è auspicabile solo se determina la certezza dell'ampliamento dell'occupazione e dell'estensione dei diritti alla parte più precaria e sfruttata del giornalismo. La tutela dei diritti e delle garanzie deve coniugarsi con la sostenibilità degli enti economici di categoria e con un intervento pubblico che concorra a rilanciare un settore industriale strategico. Per questo è indifferibile che dal Governo e dal Parlamento giungano risposte concrete sull'equo compenso e sul fondo straordinario per l'editoria e non provvedimenti di aggravio dei conti, ma anche due riforme importanti per la qualità dell'informazione, quella della legge ordinistica e quella della governance della Rai e della legge Gasparri. Oggi è più che mai attuale l'esigenza di un serio aggiornamento degli strumenti di analisi e rappresentanza delle esigenze di un settore completamente trasformato. Servono interventi organici, non passerelle occasionali di sapore propagandistico. In questo quadro Autonomia e Solidarietà avvia un percorso di consultazione e confronto per ripensare la professione e il sindacato che devono costruire un sistema di rappresentanza e tutele anche di quelle migliaia di colleghe e colleghi che vivono, spesso in solitudine, in realtà lavorative totalmente estranee alle logiche tradizionali. La componente conferma nel ruolo di portavoce Guido Besana, nomina nel coordinamento nazionale Gianluca Ales, Ida Baldi e Maria Teresa Manuelli affiancati da Paolo Serventi Longhi e Andrea Leone e ringrazia Annamaria Chiariello, Rossella Matarrese e Stefano Tallia per il lavoro svolto. Roma, 18 maggio 2014.