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Daje al giornalista!


incendio_auto2__1-e1401290012233-300x300 NuovaInformazione.it - Daje al giornalista!Oggi l'ennesima, purtroppo, denuncia dell'Unione cronisti contro l'ennesimo attentato contro un collega, stavolta sardo. Unione che proprio in Sardegna la scorsa settimana aveva tenuto l'annuale ricordo dei colleghi ammazzati e intimiditi. Questo mentre dagli atti desecretati emerge finalmente quel che già si sapeva: Ilaria Alpi e Miran Horovatin sono stati uccisi per coprire un traffico d'armi. Bene, anzi male. Perchè nel frattempo Grillo vuole "processare i giornalisti", "farli giudicare dalla rete", mandarli a cercare a casa: ovviamente però "senza violenza". Forse qualche suo giovane seguace potrà anche essere in buona fede. Lui no. Lui che è nato nel '48 e dunque ha diretta memoria di cosa furono i "cattivi maestri", cosa le predicazioni sfuggite di mano e gli zelanti seguaci. Lui e pure Dario Fo, che sulla necessità dei processi lo ha sostenuto ed incalzato l'altrieri dal palco pentastellato di piazza del Duomo (Fo, che pure amo molto come artista e che ha rallegrato la mia gioventù, ha le sue belle responsabilità e contraddizioni: dal passato remoto repubblichino al passato prossimo del commissario Calabresi). E noi non abbiamo niente da dire? Io stessa ogni tanto mi incazzo, leggendo e ascoltando colleghi che sono superficiali o che confondono cose diverse o che riassumono firmandoli comunicati. Per questo serve l'Ordine, che difatti ha battuto un colpo con un condivisibile intervento (http://www.odg.it/content/grillo-manganello-e-olio-di-ricino). Anche se di recente aveva segnato una brutta pagina, quando ha respinto la condanna al pubblicista (e vicepresidente della Commissione Cultura!) Andro Merkù per le sue telefonate/trappola alla Zanzara. Tanto più siamo credibili quanto più capaci di censurare gli errori. Comunque tutto ciò non ha niente a che fare con queste prove generali di linciaggio grillino. Cosa bisogna aspettare? Il "caso"? Salvo poi scrivere fiumi di parole sulla scissione fra diritto di critica e responsabilità personale? Scajola docet e intanto Biagi giacet. M.C. NUOVO ATTO INTIMIDATORIO: Bruciano l’auto a cronista di Nuoro, ferma condanna Nuovo atto intimidatorio nei confronti di un giornalista impegnato nei servizi di cronaca nera e giudiziaria a Nuoro. Nella notte qualcuno ha dato fuoco alla sua auto posteggiata sotto casa. Si tratta di un episodio sicuramente doloso dal momento che gli inquirenti hanno rilevato tracce di diavolina. E’ la seconda volta che il giornalista nuorese de l’Unione Sarda viene preso di mira con un attentato incendiario. L’Associazione della stampa sarda e il Gruppo sardo cronisti condannano fermamente l’episodio, denunciano il pericolo che si instauri un clima di violenza, esprimono solidarietà al collega colpevole solo di aver svolto - come sempre - con correttezza il proprio lavoro. L’episodio conferma che anche la Sardegna è terra di frontiera e che i giornalisti impegnati a raccontare la verità dei fatti sono sempre in prima linea. Il sindacato sardo e il gruppo cronisti si attendono da parte delle forze dell’ordine una rapida conclusione delle indagini per assicurare i colpevoli alla Giustizia e rendere più sicura la convivenza civile in tutte le aree della Sardegna. Franco Birocchi Maria Francesca Chiappe Presidente Coordinatrice Associazione stampa sarda Gruppo cronisti sardi
       
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