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Stop di 90 giorni al beauty contest. Mediaset medita un ricorso contro la decisione del governo Monti


Stop per 90 giorni al beauty contest, ovvero all’assegnazione gratuita delle frequenze televisive sul digitale terrestre che favorivano di fatto Rai e Mediaset. "Dopo avere valutato la situazione insieme all’AgCom e alle autorità europee che si erano occupate del problema -  ha annunciato Corrado Passera durante la presentazione del decreto sulle liberalizzazioni - abbiamo deciso di sospendere per 90 giorni la procedura di assegnazione delle frequenze per avere il tempo di definire la destinazione di queste frequenze”. Sulla questione è intervenuto anche il premier Mario Monti: "Le frequenze sono un bene scarso, un bene pubblico. Non vediamo perché, nel momento in cui abbiamo dovuto chiedere grandi sacrifici a molti, una risorsa pubblica venga concessa senza corrispettivo", ha detto Monti. E prima di avviare una successiva asta “sarà necessario fare un’analisi seria sulle possibilità di utilizzo, che sono varie – ha tenuto a precisare Passera - Sta per essere ultimata la verifica degli effetti giuridici ed economici dell’adozione di un diverso processo di assegnazione delle frequenze  le condizioni tecnologiche e di mercato che avevano dato vita al processo di beauty contest sono nel corso degli anni fortemente cambiate. Le frequenze sono non necessariamente da destinare a fini tradizionali ma anche da destinare a fini nuovi di ammodernamento del paese ci siamo presi il tempo per trovare ed identificare destinazioni più coerenti con il piano di crescita, equità e rigore che questo Governo sta realizzando”, ha spiegato Passera. Mediaset stanno pensando di fare ricorso contro il provvedimento di sospensione deciso dal governo Monti.
       
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