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Stampa europea, libera per obbligo


images-10E' partita l'Iniziativa Europea per il Pluralismo dei media. Obiettivo, una Direttiva europea che difenda la libertà ed il pluralismo dell'informazione attraverso norme certe. Strumento, la raccolta di firme. In Italia capofila dell'iniziativa, lanciata da poco, è Tana de Zulueta. Siamo a quasi 4mila firme e ne mancano... "solo" 9 milioni 996mila. Però vanno raccolte, entro novembre, in altri nove Paesi europei. Ah be', avrebbe detto Jannacci. Ma se non è difficile, che sfida è? Quindi ve la suggerisco come singoli colleghi democratici (nel senso semantico della parola), avendola già proposta come Nuova Informazione e avendo le colleghe dell'associazione Giulia già aderito collettivamente (http://giulia.globalist.it/Detail_News_Display?ID=56871&typeb=0&GiULiA-una). In Europa esiste il caso dell'Ungheria, le cui leggi gridano vendetta al cielo della libertà di stampa, ma anche in Italia non siamo messi bene, in primis col conflitto d'interesse e con le autorità garanti che vengono nominate da uno dei poteri che dovrebbero controllare. In sintesi: Il sito per condividere è http//www.mediainitiative.eu/it. Promotrice è l'European Initiative for Media Pluralism, che in Italia viene tradotta come Iniziativa delle Cittadine e dei Cittadini Europei per il Pluralismo dei Media. Obiettivo: raccogliere un milione di firme, entro novembre, in sette Paesi Europei per chiedere alla Commissione europea una Direttiva sul pluralismo dei media che garantisca l'indipendenza degli organi di controllo "precondizione" di tutte le libertà, d'informazione e di mercato.
       
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