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Silvia e il talento delle donne


Ci sono donne che il talento ce l’hanno senza se e senza ma. E lo dimostrano anche quando decidono di raccontare quello altrui.
È il caso di Maria Silvia Sacchi, giornalista del Corriere della Sera, che ieri è stata premiata con il prestigioso State Street 2012 per un articolo sul talento (sprecato) delle donne in Italia.
Silvia, specializzata da oltre 25 anni in economia e finanza, da sempre è attenta alle tematiche di genere, seguendo in particolare le vicende in ambito di leadership.
Ma Silvia è anche tante altre donne insieme, riuscendo come solo le donne sanno fare a coniugare innumerevoli responsabilità. E sempre mettendo la propria esperienza al servizio degli altri. A cominciare dal sindacato (è stata componente del collegio dei Probiviri Alg di Milano nel 2007 e prima ancora Cdr de L’Indipendente), dagli organi istituzionali della nostra categoria (è stata rappresentante dell’assemblea generale della Casagit nel 1991, consigliera generale e fiduciaria Inpgi della Lombardia nel 1995. Da quest’anno fa parte del Consiglio d’amministrazione del nostro Fondo complementare) e aderendo alla rete Gi.U.Li.A. fin dall’inizio. E senza mai togliere sul piano professionale. Numerosi sono infatti i premi giornalistici vinti, tra cui l’ultimo ieri.
“State Street Press Awards”, istituito per la prima volta a Londra nel 2002, in Inghilterra è ormai una tradizione. Dopo il successo inglese è stato esteso alla Germania nel 2005 e dall’anno scorso anche in Italia. La cerimonia di premiazione si è tenuta presso gli uffici di State Street Bank a Milano, dove State Street Corporation - uno dei principali fornitori mondiali di servizi finanziari a investitori istituzionali - ha annunciato i vincitori 2012 per le tre sezioni: Giornalista dell’Anno (a Eugenio Occorsio di Affari & Finanza La Repubblica); Giovane Talento (a Pietro Saccò de l’Avvenire), Nuovi Media (a Fabio Pavesi del sole24ore.com). A Silvia - unica donna tra i vincitori - è andato il Premio Speciale della Giuria, dedicato “all’articolo che si è contraddistinto nel parlare dei temi di gender diversity in economia e finanza”. Il suo articolo “Così il Paese spreca (ancora) il talento delle donne”, pubblicato sul Corriere della sera del 1 giugno 2011, ha vinto con la seguente motivazione: “prende spunto dalle dichiarazioni preoccupate dell’allora Governatore di Bankitalia Mario Draghi, per svolgere un’attenta analisi sulla condizione lavorativa femminile nel nostro Paese. Senza accenti ideologicamente femministi, ma rappresentando invece una serie di dati inconfutabili, corroborati da una varietà di fonti autorevoli, l’articolo accende i riflettori su uno dei più colpevoli sprechi del nostro Paese, quello del 'talento' delle donne”.
Ancora una volta complimenti al talento, stavolta non sprecato, delle donne.
       
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