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Se dobbiamo ancora difendere i partigiani


É passato un altro 10 agosto. E ancora una volta sull'angolo di piazzale Loreto sono stati ricordati - 68 anni dopo, stamane con una cerimonia pubblica con deposizione di corona e stasera con una manifestazione fatta di memoria, poesia e musica - i quindici martiri. Riporto un breve testo di Giorgio Oldrini, amico collega e compagno, appena scritto, ma prima mi sia consentito un commento. Giorgio è stato un grande sindaco di Sesto, votato e rivotato, molto amato anche perché era il figlio di Abramo, partigiano, deportato, primo sindaco della città nel dopoguerra. Tempo addietro Maurizio Gasparri si è permesso di insultare Abramo oltre che Giorgio: è stato querelato da Giorgio e da sua sorella. Ma tre giorni fa il Senato della Repubblica (maiuscole) ha dichiarato non perseguibile Gasparri, per inciso capogruppo pidiellino, proprio in quanto senatore e dunque mio tuo nostro rappresentante... E ora Giorgio Oldrini: "Stasera a Milano si sono ricordati i 15 Martiri di piazzale Loreto. Mio figlio si chiama Giulio per Giulio Casiraghi, comunista della Ercole Marelli, più volte incarcerato dai fascisti, fucilato a piazzale Loreto. Eravamo molto amici di sua sorella Nanda che ricordava come quel giorno seppe per caso della fucilazione di alcuni partigiani a Loreto e ebbe un presentimento. Prese il primo tram e arrivò lì, i cadaveri ancora gettati a terra, in mucchio. Un milite fascista vide che lei cercava di capire se tra quei morti ci fosse il fratello e cominciò a sollevare una testa dopo l'altra dei morti. "Quando vidi il volto di Fogagnolo, l'ingegnere della Ercole Marelli e amico di Guido, capii che c'era sicuramente anche lui tra quei cadaveri". Fin qui Giorgio. Che era cresciuto, giornalisticamente, all'Unità, come Nando Strambaci di cui mi permetto di di riferire un racconto che mi fece e che meglio di tanti discorsi spiega cosa fu "la scelta" allora per molti giovani: "Stavo andando a scuola quando con altri liceali venni caricato su una camionetta e portato a vedere "che fine fanno i banditi": per terra degli uomini e anche ragazzi come noi, fucilati, scomposti; decisi allora di andare in montagna". Buona notte, Marina  
       
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