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Santoro: La7 rete chiave per cambiamento sistema televisivo


(AGI) - Roma, 22 ott. - La7 “l’ho sempre considerata una delle chiavi per un possibile cambiamento del sistema televisivo italiano e oggi può candidarsi a questo ruolo e agire in questo terremoto in atto nel sistema televisivo e anche politico”. Lo ha detto Michele Santoro durante la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione di ‘Servizio pubblico’, che quest’anno andrà in onda sulla rete di TI Media a partire da giovedì 25. Per Santoro “anche solo lo sguardo può cambiare le cose, può rassicurare. Il ruolo nostro non è prendere parte ma raccontare facendolo in modo convincente perchè un numero sempre maggiore guardi”. Santoro (con lui c’erano Sandro Ruotolo, Vauro, Giulia Innocenzi e Paolo Ruffini, direttore de La7) ha sostenuto “io ho scelto di stare dalla parte di chi racconta. Mi sentirei più tranquillo se si uscisse fuori dal conflitto d’interessi, non c’è ancora un sistema informativo fuori dai condizionamenti”. E parlando di tv, ma più in particolare della Rai, “sarebbe interessante vedere quello che oggi sta avvenendo nel sistema televisivo. Grillo era qualcosa di cui in Rai non si doveva sentir parlare: dai piani più alti fino agli scantinati di viale Mazzini”. Oggi “noi siamo nella “terra di mezzo” in cui il sistema tv appare più libero di quello che è, le condizioni di dipendenza dal sistema politico non sono state rimosse. Siamo nella stessa situazione di quando c’erano in Rai i ‘professori’”. E quando si parla di tecnici, “è la stessa cosa, vorrei capire chi decide chi e cosa. I tecnici hanno dei limiti… Possono essere persone perbene e però non ci regalano una legge sulla corruzione come vorremmo, non c’è la politica che li appoggia”. Santoro ha anche manifestato l’auspicio che sia consentito “a qualche pattuglia di esplorare il futuro della tv”, ovvero un universo che “tra tre anni sarà cambiato ancora”.
       
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