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Rcs: completata la vendita di tutti i diritti delle azioni ordinarie


(ITALPRESS) Durante la seconda riunione dell’offerta in Borsa, che si e’ tenuta oggi, e’ stata completata la vendita di tutti i 16.239.574 diritti non esercitati per la sottoscrizione di 48.718.722 azioni ordinarie Rcs. “L’esercizio dei Diritti acquistati nell’ambito dell’offerta in borsa e conseguentemente la sottoscrizione delle azioni ordinarie dovra’ essere effettuata, a pena di decadenza, entro e non oltre il terzo giorno lavorativo successivo a quello di comunicazione della chiusura anticipata e quindi il giorno 16 luglio 2013 – spiega Rcs in una nota -. I Diritti saranno messi a disposizione degli acquirenti tramite gli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata gestito da Monte Titoli S.p.A. e potranno essere utilizzati per la sottoscrizione di azioni ordinarie di nuova emissione, con godimento regolare e aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, al prezzo di 1,235 euro (di cui 0,235 euro a titolo di sovrapprezzo), nel rapporto di opzione di 3 nuove azioni ordinarie ogni diritto esercitato. “Per quanto riguarda l’esercizio dei diritti per la sottoscrizione di azioni di risparmio di Categoria B nell’ambito dell’offerta in borsa, come comunicato in data 10 luglio 2013, la sottoscrizione delle azioni di risparmio di Categoria B dovra’ essere effettuata, a pena di decadenza, entro e non oltre il 15 luglio 2013″. L’aumento di capitale ordinario risultava complessivamente garantito per 389,1 milioni di euro. I soci Mediobanca, Fiat, Fonsai, Pirelli, Intesa Sanpaolo, Mittel, Edison, Italmobiliare, Erfin-Eridano Finanziaria e Sinpar si erano impegnati a sottoscrivere azioni ordinarie per un ammontare complessivo pari a 204,6 milioni. Banca Imi S.p.A., Bnp Paribas, in qualita’ di Joint Global Coordinator, e Banca Akros S.p.A., Banca Aletti & C. S.p.A., Commerzbank AG, Mediobanca- Banca di Credito Finanziario S.p.A., Ubi Banca soc.cop.p.a. e Credit Suisse Securities (Europe) Limited si sono impegnati a garantire, disgiuntamente tra loro e senza alcun vincolo di solidarieta’, la sottoscrizione delle azioni ordinarie eventualmente rimaste non esercitate all’esito dell’offerta in Borsa dei diritti inoptati, fino ad un ammontare massimo di 184,5 milioni. Durante l’offerta in opzione sono state sottoscritte azioni ordinarie per un controvalore complessivo di 339,7 milioni, pertanto le banche garanti saranno chiamate a sottoscrivere le azioni ordinarie che rimarranno eventualmente non sottoscritte al termine dell’offerta in borsa per un ammontare massimo di 49,4 milioni. L’aumento di capitale di risparmio, in caso di mancata sottoscrizione, non risulterebbe garantito. (Milano, 11 luglio 2013. ITALPRESS).
       
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