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Rai, partiti sulle barricate dopo il blitz di Monti. E’ rischio paralisi.


ROMA (MF-DJ)–E’ rischio paralisi sulla Rai con i partiti sulle barricate dopo il blitz del Governo sulle nomine. Se da una parte la decisione del premier Mario Monti di venerdì aveva come obiettivo quello di mettere al sicuro i ruoli chiave dalla lottizzazione politica, dall’altra ha ottenuto che i partiti possano lavarsene le mani. Dopo presidente, rappresentante del Tesoro e d.g., ora Udc e Pd chiedono a Monti di indicare anche gli altri 7 consiglieri. Dal Pdl è una levata di scudi: la questione Rai deve rimanere nell’ambito del Parlamento. La questione verrà affrontata per la prima volta domani, alle 13, all’ufficio di presidenza della commissione di Vigilanza. A quest’organo spetta infatti per legge approvare la nomina del presidente - che il Governo ha individuato in Anna Maria Tarantola - e di 7 dei 9 consiglieri del Cda di viale Mazzini. L’indicazione del d.g., poi, sempre per la stessa legge Gasparri, sarebbe stata di competenza del nuovo Cda che l’avrebbe dovuta proporre al Tesoro in qualità di azionista di riferimento. Monti invece ha spiazzato tutti candidando Luigi Gubitosi. Il rischio, ora, è che la maggioranza qualificata dei due terzi della Commissione per il via libera al presidente possa non esserci. Proprio come segnale contro il blitz del Governo. Il sospetto, sollevato da tutti,è che l’obiettivo di Monti sia una sorta di commissariamento della Rai per toglierla alle varie influenze della politica in vista delle elezioni.
       
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