Redazione
Visite: 311
Piove, governo porcello
Redazione
Visite: 311
Accidenti, piove! Vorrà dire che oggi in piazza, a Milano (come a Roma e in cento città d'Italia, nonchè in trasferta nel mondo) porteremo, con le sciarpe bianche della protesta "Se non ora quando", anche ombrelli bianchi. Chi è a letto con l'inflenza ha sempre l'ascolto di Radiopop. Infine da segnalare un comunicato della Cpo/Fnsi. La manifestazione milanese, organizzata da molte sigle, fra cui Usciamo dal silenzio (la spinta alla protesta viene proprio da Milano, con la discesa in piazza della Scala il 29 gennaio), inizia in piazza Castello alle ore 14.30.
NOMI: Condurrà l'attrice Teresa Mannino. Intereverranno fra gl altri: Rosellina Archinto, Gae Aulenti, Eva Cantarella, Iaia Caputo, Paola Cortellesi, Silvia Ballestra, Ivana Brunato, Massimo Cirri, Daria Colombo, Maddalena Crippa, Inge Feltrinelli, Daniela Gasparini, Randa Ghazy, Maria Grazia Guida (Presidente Casa della Carità), Gad Lerner, Susanna Magistretti, Licia Maglietta, Oujdane Mejri (tunisina, docente Politecnico), Claudia Mori, On.Flavia Perina (direttrice Secolo d'Italia), Ottavia Piccolo, Franca Rame, Alessandro Robecchi, ovviamente Assunta Sarlo (Usciamo dal silenzio), una studentessa, una donna egiziana. Musiche curate da Federica Misturapura. In piazza, ciè NON sul palco, Antonio Di Pietro, Giuliano Pisapia e Nichi Vendola.
DIRETTA SU POPOLARE NETWORK, da Milano e da Roma, con decine di collegamenti anche dalle altre città. Con la vostraradio oppure in streaming su www.radiopopolare.it (satellite Eutelsat Hot Bird 4, a 13° Est polarizzazione verticale Frequenza 12.111 MHz) o sulle frequenze radio (http://www.radiopopolare.it/ascoltaci/network/le-radio-del-network/).
COMUNICATO CPO: Infine ieri un comunicato della Cpo/Fnsi (in prorogatio) che ieri ha aderito, sia pure segnalando la sola manifestazione romana:
La tutela della dignità e della professione giornalistica ha come elemento
imprescindibile il rigetto di una visione degradata della donna, del suo
ruolo e del suo valore. Non intendiamo avallare una cultura sessista,
legittimata dall'atteggiamento generale (e non da oggi) di parte della
politica, dell'opinione pubblica e dei media, che deturpa e svilisce l'immagine
delle donne italiane.
Noi preferiamo la "d" di donne, dignità, deontologia, diritto/dovere del
fare e ricevere informazione. In un mondo, quello mediatico, dove il fattore
"d" (donne) non è che brilli spesso sia per come è presentato sia per lo
spazio (poco) che ha nei vari giornalismi.
Per questo domani anche le giornaliste indosseranno la sciarpa bianca della
dignità per manifestare contro chi tenta di ridurre l'universo femminile a
tappezzeria nelle serate gaudenti di qualche potente o in trasmissioni
televisive concepite per addormentare le coscienze. Le donne sono altro, per
fortuna. Ed è questo altro che come professioniste dell'informazione
vogliamo raccontare sui media: la vita vera di chi deve ancora combattere
per affermare la propria identità, ottenere pari dignità di carriera e pari
salari, conciliare i tempi di lavoro e di cura familiare.
E' pensando a queste storie di donne, troppo spesso non rappresentare dai
media, che, come Commissione pari opportunità della Federazione Nazionale
della Stampa Italiana, diamo la nostra piena adesione alla manifestazione in
piazza del Popolo per la dignità di tutte le donne italiane."