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Piccole e medie industrie fanno affari con l'e-commerce: +62% nel 2011 in Italia
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L’e.commerce è esploso nel 2011 anche in Italia. Il giro d’affari è aumentato del 62% e le piccole e medie industrie scelgono anche l’e.commerce come appoggio strategico per fare i fatturati delle proprie aziende. In particolare ci sono 25 venditori che hanno raggiunto, dal 2007 ad oggi, nell’arco di un solo anno , oltre 1 milione di euro di fatturato nel corso della loro attività online. Grazie ai dati interni di eBay.it (il centro commerciale virtuale più seguito d’Italia) relativi agli ultimi 4 anni di attività di vendita professionale sul sito, si è evidenziato che, nonostante la crisi degli ultimi anni, la crescita dei venditori che hanno raggiunto e superato il milione di euro di fatturato, è costante. Se infatti nel 2007 sono stati solo 7 i venditori a vantare il raggiungimento di cifre milionarie, nel corso degli anni si sono pian piano aggiunti altri imprenditori, fino ad arrivare nell’ultimo anno a ben 25, tra cui 4 donne. Guardando invece ai dati del solo anno 2011, rispetto al 2010, i fatturati delle attività di questi 25 milionari sono cresciuti mediamente del 62%. L’e-commerce convince anche le Pmi che investono sempre di più nel settore per far crescere il loro business. Il dato emerge dai risultati di una recente indagine condotta su oltre 700 realtà italiane che utilizzano e-Commerce Pack, il servizio self provisioning che il Gruppo Dada, attraverso Register.it mette a disposizione di imprese e liberi professionisti che vogliano fare il loro ingresso sulla rete. Nel 2011 il numero di utenti che hanno scelto di intraprendere la via dell’e-commerce è più che triplicato rispetto al 2010 e tra questi oltre il 67% sono Pmi. Inoltre in parallelo è cresciuta la fiducia di chi acquista o vorrebbe fare shopping online con un 52% che oggi porta a conclusione sul web i propri acquisti utilizzando per il 41% sistemi di pagamento sicuri grazie a PayPal come carte di credito e prepagate. Un altro dato interessante si registra sul fronte dei “gestori” dei negozi online, che scelgono strategicamente di connettersi a piattaforme marketplace, in particolare il 98% ad eBay e il 47% ad altri portali - come Ciao, LeGuide, Pikengo, Antag, PaginePrezzi – che sono utilizzati quotidianamente dalla community del web per prendere decisioni giuste e ponderate sulle proprie spese.