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Mondadori, bilancio 2011: calano fatturato (-3,1%), pubblicità (-3,8%) e ricavi diffusionali (-4,7%)


Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore, riunitosi ieri sotto la presidenza di Marina Berlusconi, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2011 presentati dal vice presidente e amministratore delegato Maurizio Costa. In Italia il quadro congiunturale dell’economia nel corso dell’autunno è fortemente peggiorato, segnando l’inizio di una fase recessiva. Si sono verificati quindi impatti negativi sul fronte della produzione industriale e degli investimenti con conseguente flessione dei consumi. Anche in Francia i principali indicatori macroeconomici nel 2011 hanno mostrato trend negativi rispetto all’anno precedente. L’andamento macroeconomico dei principali mercati di riferimento del Gruppo Mondadori, in Italia e Francia, ha risentito di queste dinamiche negative, evidenziando nell’ultimo trimestre un significativo deterioramento. Nel contesto sopra descritto, l’esercizio 2011 per il Gruppo Mondadori si è chiuso con un fatturato netto consolidato di 1.509,8 milioni di euro, in riduzione del 3,1% rispetto ai 1.558,3 milioni di euro del 2010. Il Mol (margine operativo lordo consolidato) è risultato di 130,4 milioni di euro, in flessione del 7% rispetto ai 140,2 milioni di euro dell’esercizio precedente; l’incidenza sul fatturato è risultata dell’8,6% rispetto al 9% del 2010. Escludendo gli elementi non ricorrenti positivi e gli investimenti di sviluppo dei business digitali, la riduzione del margine operativo risulterebbe del 3,3%. Il risultato operativo consolidato è stato di 103,8 milioni di euro, in diminuzione del 9,1% rispetto ai 114,2 milioni di euro del 2010, con ammortamenti e svalutazioni di attività materiali ed immateriali per 26,6 milioni di euro (26 milioni di euro nel 2010). L’utile prima delle imposte consolidato è risultato di 82,7 milioni di euro, inferiore dell’8,4% rispetto ai 90,3 milioni di euro del 2010, con minori oneri finanziari per 3,4 milioni di euro e maggiori oneri da partecipazioni per 0,6 milioni di euro. L’utile netto consolidato è stato di 49,6 milioni di euro, superiore del 17,8% rispetto ai 42,1 milioni di euro dell’esercizio precedente, nel quale erano state però pagate imposte relative ad esercizi precedenti per 8,7 milioni di euro. Il cash flow lordo dell’esercizio 2011 è risultato di 76,2 milioni di euro, rispetto ai 68,1 milioni di euro del 2010. La posizione finanziaria netta di Gruppo è negativa per 335,4 milioni di euro, con un miglioramento di 7 milioni di euro rispetto a fine 2010, dopo aver distribuito dividendi per 40,3 milioni di euro nel corso dell’esercizio. Personale dipendente Al 31 dicembre 2011 il personale dipendente in forza alle società del Gruppo, a tempo indeterminato e determinato, risulta composto da 3.664 unità rispetto alle 3.649 di fine 2010. Nel 2011 hanno avuto conclusione i piani di prepensionamento autorizzati dal Ministero, che hanno visto l’uscita, nel biennio, di 233 dipendenti, sia con contratto grafico-editoriale che giornalistico. Analoga situazione è stata realizzata in Francia dove l’attuazione del previsto “plan social” ha comportato, nel biennio, l’uscita di 74 dipendenti. Complessivamente, si può quindi affermare che il Piano di Ristrutturazione annunciato nel 2009, del quale i sopra indicati programmi Ministeriali costituivano una parte importante ma non esclusiva, sia stato portato a termine con pieno successo. Le aree business • Libri Nel 2011 il mercato dei libri trade in Italia si è mantenuto costante a livello di copie vendute, mentre ha evidenziato un calo dell'1,4% a valore di copertina (fonte Nielsen). Per quanto riguarda i canali distributivi è risultata particolarmente critica la contrazione della grande distribuzione, che ha chiuso l'anno con -7,9% a valore, dopo aver toccato punte pari a -20,3% nel mese di dicembre. Il dato è ancora più eclatante se si analizza l'andamento dei dieci titoli più venduti: a valore il 2011 segna un calo del 48% nella top ten rispetto allo stesso dato rilevato nel 2007. In questo contesto Mondadori ha confermato la propria leadership nel mercato librario trade con una quota pari al 26,5% a valore (fonte Nielsen). In particolare, 43 titoli si sono posizionali tra i primi 100 bestseller dell'anno. Tra questi, 'Le prime luci del mattino' di Fabio Volo, 'Nessuno si salva da solo' di Margaret Mazzantini, la biografia Steve Jobs di Walter Isaacson, editi da Mondadori, e 'Tre atti e due tempi' di Giorgio Faletti, edito da Einaudi, si posizionano rispettivamente primo, quarto, ottavo e decimo nella classifica generale dell'anno. I ricavi dell’area Libri sono ammontati a 389,1 milioni di euro, in calo del 6% rispetto ai 413,9 milioni di euro dell’esercizio precedente. Il margine operativo lordo, nonostante la flessione dei ricavi già citata, si mantiene sostanzialmente allineato ai valori elevati del 2010, grazie anche ad un’attenta politica di contenimento dei costi e al contributo positivo apportato dalle società partecipate. Nel settore paperback l’iniziativa più rilevante è stata il lancio del nuovo marchio NumeriPrimi, che ha visto protagoniste tutte le case editrici del Gruppo - Edizioni Mondadori, Einaudi, Piemme, Sperling&Kupfer - con la pubblicazione dei titoli di maggior successo in edizione tascabile di grande qualità e formato. Nei primi dieci mesi di vita, NumeriPrimi° ha raggiunto i due milioni di copie con particolare diffusione nel canale della grande distribuzione. Il 2011 è stato per l’area Libri indubbiamente importante sul fronte dell’editoria digitale, con il funzionamento a regime della piattaforma digitale di distribuzione Mondadori e, nella seconda parte dell’anno, con l’ingresso sul mercato italiano dei principali retailer internazionali di libri digitali. Mondadori ha introdotto nel 2011 oltre 3.000 e-book registrando un quarto delle vendite a partire dalla piattaforma Mondadori. Il periodo natalizio ha visto i venduti medi più alti dell’anno con punte di 4.000 download al giorno. Tra i libri di maggior successo, anche in formato digitale, le novità di Walter Isaacson, Fabio Volo, Giorgio Faletti e Margaret Mazzantini, e titoli di catalogo come 'Miglio 81' di Stephen King. L'obiettivo è digitalizzare l'intero catalogo del Gruppo, circa 15.000 titoli, entro il 2014. Anche nel comparto della scolastica, il programma di digitalizzazione del catalogo è stato completato per il 90%, con circa 1.300 titoli già disponibili in formato e-book. • Periodici Italia L’attuale difficile contesto macro-economico ha continuato a influenzare fortemente il mercato della stampa periodica in Italia, condizionando negativamente l’andamento dei ricavi pubblicitari (stampa periodica -3,7%; fonte Nielsen), delle diffusioni (dato a copie: -5% e -7,2% a perimetro omogeneo; fonte interna) e dei prodotti collaterali (dato a valore: -0,5%; fonte interna). Alle conseguenze della situazione economica si sommano i cambiamenti strutturali, legati all’evoluzione digitale, che vanno a discapito del prodotto cartaceo, verso il quale mostrano minore interesse soprattutto i giovani lettori. Mondadori si è attivata per fronteggiare le criticità, riuscendo a conseguire performance migliori della concorrenza e rafforzando la sua posizione di leader di mercato (33,3%), come testimoniato dalla crescita dei lettori di settimanali e mensili del Gruppo che raggiungono i 35 milioni, pari all’82% del totale (Audipress 2011/III). In particolare, l’ultimo ciclo Audipress testimonia una crescita dell’audience Mondadori dell’1,6% rispetto al periodo precedente. In un contesto fortemente recessivo, la performance dell’area Periodici Italia ha registrato un calo dei ricavi complessivi del 2,7%, passando da 471,4 a 458,8 milioni di euro. In particolare le testate Mondadori hanno risentito maggiormente dell’andamento recessivo dei mercati di riferimento e chiuso l’anno con un calo dei ricavi di circa il 5%, derivante dalla riduzione di: • ricavi diffusionali (-4,7%), penalizzati da un sensibile calo degli abbonamenti (-15%) e dalle minori copie vendute nelle attività on pack dei collaterali (-11%); • ricavi delle vendite congiunte (-2,4%), principalmente a causa del calo dei prodotti musicali. E’ stata comunque preservata la leadership del Gruppo nel segmento (35%), con una redditività elevata e in linea con l’anno precedente; • ricavi pubblicitari: -3,8%, in particolare, con performance negative sui settimanali a target familiare e sui maschili di attualità, in parte compensate da un buon andamento delle testate femminili. I risultati economici hanno mostrato invece un sensibile incremento ascrivibile anche alla plusvalenza realizzata dalla cessione della partecipazione in Hearst Mondadori Editoriale S.r.l.. Anche al netto dei citati fattori non ricorrenti il margine operativo lordo risulta in crescita. Properties Nel corso del 2011 Mondadori ha realizzato una serie di importanti interventi sulle web properties associate ai principali magazine, conseguendo risultati di estrema rilevanza, sia sotto il profilo pubblicitario, sia sotto il profilo del traffico. Il bilancio del 2011 è da ritenersi particolarmente positivo, con un miglioramento di tutti gli indicatori a tassi superiori a quelli del mercato, ed in particolare la raccolta pubblicitaria (+47,7% rispetto al +12,3% del mercato; fonte Nielsen) e la crescita del numero di utenti unici, oltre 6,6 milioni (+23,5% rispetto all’anno precedente). Tale andamento ha beneficiato delle positive performance di: www.grazia.it (+73%), www.panorama.it (+63%), www.donnamoderna.com (+27%). Da segnalare il rapido ritmo di crescita di www.panoramauto.it, nato nel secondo semestre dell’anno. • Pubblicità L’andamento del mercato degli investimenti pubblicitari in Italia ha mostrato nel 2011 un calo complessivo del 3,8% (fonte Nielsen), confermando che la crisi finanziaria globale e la revisione al ribasso della crescita del PIL hanno particolarmente fatto sentire i loro effetti coinvolgendo praticamente tutti i mezzi di comunicazione con la sola eccezione del web. La televisione ha registrato una flessione del 3,1%. In significativo calo la radio (-7,8%) e i quotidiani (-7,7%), mentre i periodici hanno registrato una flessione più contenuta (-3,7%), con un ultimo trimestre particolarmente negativo (-8,2%). La contrazione dell’advertising ha coinvolto tutti i settori trainanti del mercato pubblicitario dei magazine con l’eccezione di cosmetica e moda. Mondadori Pubblicità nell’esercizio 2011 ha subìto un calo complessivo della raccolta, che ha portato il valore dei fatturati a 219,9 milioni di euro, rispetto ai 233,9 milioni di euro del 2010. Sul fronte dei periodici la flessione è stata determinata dall’andamento particolarmente negativo di alcuni settori come largo consumo e arredamento. In particolare, i settimanali hanno evidenziato una sofferenza, nonostante le buone performance di Grazia (+3,2%) e Tu Style (+11,1%) e una sostanziale tenuta di Donna Moderna; gli altri settimanali del Gruppo hanno infatti registrato risultati negativi. Per i mensili, invece, il calo risulta contenuto (-1,2%), grazie alla tenuta delle pubblicazioni di arredamento e di cucina e al successo di Panorama Icon, il cui lancio dell’aprile 2011 ha permesso al Gruppo di rafforzarsi nel segmento fashion maschile e alla concessionaria di offrire un prodotto in linea con le esigenze delle aziende attive nella fascia alta del mercato. Da sottolineare che nel 2011 Mondadori Pubblicità ha mantenuto una continua attenzione sull’andamento dei prezzi medi con una tenuta rispetto al 2010 per Donna Moderna, Grazia e Tu Style nei settimanali e una crescita su arredamento e cucina per i mensili, talvolta anche a discapito dei volumi. I ricavi pubblicitari sul mezzo radio (R101 e Radio Kiss Kiss) sono cresciuti dello 0,7%, grazie soprattutto alla performance del nuovo modello organizzativo di Mondadori Pubblicità varato nel maggio 2011; particolarmente positivo il trend di R101 in un mercato che ha visto decrescere gli investimenti del 7,8% (fonte Nielsen). Sul fronte internet, ottimo il risultato realizzato da Mediamond con una crescita complessiva del 56% rispetto al 2010, grazie alle positive performance dei principali siti del Gruppo e al successo di TgCom (+59%) e Sport Mediaset (+30,2%) del Gruppo RTI. Complessivamente il perimetro dei siti raccolti da Mediamond si è arricchito nel 2011 di www.ilgiornale.it con una raccolta superiore alle previsioni. Mediamond, a due anni dalla nascita, può contare sulla concessione di raccolta pubblicitaria di 30 siti verticali, 11,5 milioni di utenti unici mensili, oltre ad un considerevole numero di case history con aziende leader nei settori di riferimento. • PERIODICI FRANCIA Il mercato dei periodici in Francia sia dal punto di vista delle diffusioni sia della raccolta pubblicitaria ha subìto nel corso dell’ultima parte dell’esercizio un deciso rallentamento, anche se meno significativo di quello riscontrato in Italia. Nel corso dell’anno la raccolta pubblicitaria ha registrato a valore un dato sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente mentre per quanto riguarda le diffusioni, la flessione registrata è stata del 4,2%. Nel contesto di mercato descritto, Mondadori France ha registrato risultati in crescita grazie alle buone performance di tutte le pubblicazioni. Il fatturato a livello consolidato è stato di 348,1 milioni di euro, in crescita dell’1,1% rispetto ai 344,2 milioni di euro dell’anno precedente. Il margine operativo lordo è aumentato del 16,8% rispetto al 2010, grazie alle buone performance editoriali ed, in particolare, al miglioramento di Grazia, oltre che a minori costi industriali e di struttura. I ricavi pubblicitari sono risultati in crescita del 3,3% a 85,4 milioni di euro. Questa eccellente performance è dovuta soprattutto alla forte crescita della raccolta dei periodici del segmento dei femminili di alta gamma, in particolare del settimanale Grazia (+34%) e del mensile Biba (+10%), che rappresentano oggi il 33,6% del fatturato pubblicitario totale (27,2% nel 2010). Si segnala che Grazia è il secondo giornale del mercato in termini di pagine pubblicitarie (2.495 pagine in crescita del 39%); anche a livello diffusionale, il settimanale ha confermato il proprio successo, crescendo del 3,1% con 184.000 copie. Sul fronte delle diffusioni, che rappresentano il 69% del totale, i ricavi sono cresciuti dell’1,3%, a 239,5 milioni di euro; di particolare rilevanza il canale abbonamento, pari al 32,5% di fatturato totale. Nel corso dell’anno sono state avviate numerose attività focalizzate sull’innovazione e sulla qualità, fattori chiave delle buone performance ottenute a livello di diffusione: in particolare si ricorda il lancio del nuovo formato di sette testate e la nascita del trimestrale Guerres & Histoire. Tra i magazine di maggior successo si segnalano Modes & Travaux, diventata la testata principale nel suo segmento di riferimento; nell’ambito dei femminili, Top Santé e Closer, che hanno rafforzato la loro posizione; nel segmento scienza, Science & Vie e Science & Vie Junior, in continua crescita. Mondadori France è leader nel segmento auto con il settimanale Auto Plus e il bimestrale Auto-Journal. Biba ha registrato la più forte crescita tra tutti i suoi concorrenti, con 326.000 copie (+4,5% rispetto al 2010). Attività internazionali Nonostante qualche segnale di rallentamento dovuto alla persistente situazione economica globale, le Attività Internazionali confermano il trend positivo degli anni precedenti. Alle criticità presenti sul fronte dei consumi e degli investimenti pubblicitari il Gruppo risponde con un continuo ampliamento della diversificazione geografica e con il consolidamento della presenza su importanti mercati emergenti come Cina, Russia e paesi asiatici. Il giro di affari annuale delle Attività Internazionali è stato superiore ai 160 milioni di euro. Driver di questa crescita è Grazia, marchio che registra un fortissimo successo a livello internazionale, giunto a formare nel 2012 un network di venti edizioni con la presenza in quattro continenti. Licensing: a fine 2011 le edizioni internazionali sono complessivamente 27: diciassette di Grazia, sette di Casaviva, una di Flair, una di Interni, una di Sale&Pepe. Le diverse edizioni di Grazia hanno generato un fatturato aggregato pari a 107 milioni di euro (+20% rispetto al 2010) con aspettative di ulteriore crescita per il 2012 anche grazie al lancio in nuovi paesi. Advertising: grazie ad un team dedicato e focalizzato sui segmenti moda e arredamento, nel 2011 Mondadori ha registrato sul mercato italiano ricavi pubblicitari per 6,8 milioni di euro (+49% rispetto al 2010). Per quanto riguarda le partecipazioni, Mondadori è presente in Cina con la joint-venture Mondadori Seec Advertising Co Ltd: Grazia Cina, lanciata nel febbraio 2009, si è già affermata come un caso di successo (ricavi pari a 7,1 milioni di euro, +87% rispetto al 2010). Vista l’impetuosa crescita e il potenziale del mercato cinese, Mondadori ha ora allo studio diversi nuovi progetti, i primi dei quali dovrebbero vedere la luce già nei prossimi mesi. Grazia Russia, che festeggerà a marzo il suo quinto anniversario dalla pubblicazione, ha registrato nel 2011 un fatturato pari a 4,1 milioni di euro, in crescita del 20% rispetto ad un già positivo 2010. Pur in un contesto economico di forte crisi, Attica Publications stima di poter trarre vantaggi competitivi rispetto ai concorrenti. DIRECT L’Area Direct, in cui confluiscono i business del retail e del direct marketing, svolge la propria attività attraverso un network sul territorio, composto a fine 2011 da 628 punti vendita (22 librerie in gestione diretta e 307 in franchising; 9 Multicenter; 213 Edicolè in franchising; 18 Librerie club in gestione diretta e 59 in franchising);-Cemit, società leader di mercato nell’offerta di strategie diversificate per la progettazione e lo sviluppo di comunicazione one-to-one e di CRM. I ricavi registrati nel 2011 sono stati di 265,5 milioni di euro, in calo dell’1,4% rispetto ai 269,2 milioni di euro del 2010. I dati non sono comparabili per alcuni cambiamenti di perimetro, tra cui l’acquisizione della quota totalitaria di Mondolibri S.p.A.. A perimetro omogeneo la contrazione sarebbe di circa il 5% rispetto al precedente esercizio. I multicenter e le librerie, club e in gestione diretta, risultano penalizzati da marcate flessioni che raggiungono anche il 12%; soltanto quelle in franchising e le Edicolè mantengono un trend positivo nella dinamica dei ricavi. Anche Cemit, che ha risentito in modo significativo del calo generalizzato degli investimenti in comunicazione diretta, chiude l’esercizio con una riduzione dei ricavi pari al 24%. A fronte di queste difficoltà si è ulteriormente elevata la soglia di attenzione nei confronti dei costi; in quest’ottica va interpretata l’operazione di incorporazione di Mondadori Franchising S.p.A. e Mondolibri S.p.A. in Mondadori Retail S.p.A., che ha assunto successivamente la denominazione di Mondadori Direct S.p.A., avvenuta a metà esercizio. RADIO R101, l’emittente del Gruppo, ha realizzato ricavi netti per 16,3 milioni di euro, in crescita del 12,4% rispetto ai 14,5 milioni di euro del 2010, grazie al traino dei segmenti auto, alimentari, media/editoria e telecomunicazioni, che rappresentano circa il 50% del fatturato complessivo. Il dato di mercato dei ricavi pubblicitari del mezzo radio ha invece registrato complessivamente nel 2011 un calo pari al -7,8% rispetto al 2010 (fonte Nielsen). L’incremento dei ricavi di R101 è attribuibile, oltre che all’allineamento della quota editore rispetto agli altri business di Gruppo, anche alla performance della rete commerciale, passata da rete dedicata all’ambito più generale di tutta la forza vendita di Mondadori Pubblicità, che ha consentito l’ingresso di numerosi nuovi clienti. DIGITAL Il fatturato dell’Area Digital è stato di 17,2 milioni di euro, in aumento del 63,8% rispetto ai 10,5 milioni di euro del 2010. Il volume d’affari espresso dalle attività editoriali digitali, di e-commerce, diversificate e attinenti allo sviluppo di infrastrutture informatiche e database, è ammontato a 44,2 milioni di euro, in crescita del 23,5% rispetto all’esercizio 2010. Nell’ambito delle attività editoriali digitali rientrano principalmente le attività afferenti gli e-book, il self publishing, il club on-line, le properties e l’advertising digitale. Nel settore dell’e-commerce nel 2011 l’attività è stata realizzata attraverso, tra gli altri, i siti www.bol.it, dedicato al consumo culturale attraverso la vendita di Libri, CD, DVD ed e-book, che ha registrato un crescente andamento del numero di ordini (+23%) e del numero di utenti unici (+42%), e www.abbonamenti.it, legato allo sviluppo della diffusione della copia e dell’abbonamento digitale. Le attività del CRM nel 2011 hanno visto la nascita del Data Base Clienti Mondadori, un’unica struttura in cui confluiscono i Clienti di tutte le business-unit e la messa a punto di processi informativi per la riconciliazione di Clienti appartenenti a società del Gruppo differenti fra loro. RISULTATI DI ARNOLDO MONDADORI EDITORE Il bilancio della Capogruppo Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. al 31 dicembre 2011 presenta un utile netto pari a 55,3 milioni di euro (51,7 milioni al 31 dicembre 2010), mentre il margine operativo lordo si attesta a 48,5 milioni di euro (70,8 milioni nel 2010). Gli indicatori economici citati mostrano un andamento contrastante; il margine operativo lordo sconta la rilevante contrazione dei fatturati nell’area Libri e nell’area Periodici, dove sia i ricavi da vendita di copie sia quelli derivanti dalla raccolta pubblicitaria registrano un performance negativa rispetto all’esercizio 2010. Significativo, in valore assoluto, anche l’ammontare di investimenti realizzati nelle attività digitali, ancora in fase di start-up. L’utile netto, invece, beneficia dei maggiori proventi derivanti dalla gestione delle partecipazioni che, nel 2011, comprendono la plusvalenza di circa 10 milioni di euro realizzata dalla cessione della quota di Hearst Mondadori Editoriale S.r.l. e della riduzione delle imposte tra le quali, nel 2010, era iscritto l’ammontare non ricorrente pari a 8,7 milioni di euro, a fronte dell’adesione alla definizione delle liti fiscali pendenti, stabilita dalla legge 22 maggio 2010 n. 73, per il contenzioso in essere con l’Agenzia delle Entrate di Milano relativo all’esercizio 1991.
       
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