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Mediaset, promesse da marinaio


Anche nei dintorni di Mediaset va in scena una manovra spregiudicata che gli editori nostrani ormai applicano con crescente frequenza su testate o tipologie di lavoratori. Prima li trasferiscono in una società esterna: ma tranquilli ragazzi che vi garantiamo lavoro per minimo un quinquennio; poi ops ci siamo sbagliati: ciao ciao. Il comunicato sindacale dice tutto: "Il Coordinamento dei Cdr Mediaset giudica inaccettabile la decisione della società Dng che ha comunicato ai suoi dipendenti di avere avviato le procedure per un licenziamento collettivo che riguarderebbe oltre la metà dei suoi lavoratori. Si tratta di 32 professionalità tecniche altamente specializzate che solo tre anni fa sono state trasferite dalla società Videotime facente capo al Gruppo, alla società esterna Dng. "Nel ricordare a Mediaset - prosegue il comunicato - che i lavoratori sono stati trasferiti in quella società in virtù di un accordo che garantiva il mantenimento del loro posto di lavoro per almeno cinque anni, i rappresentanti sindacali delle testate giornalistiche del Gruppo chiedono l’immediato intervento dei vertici aziendali per garantire la vigenza degli accordi firmati nel 2012 dalla direzione di VideoTime e che riguardano tecnici che per oltre vent’anni hanno lavorato - contribuendone al successo - nelle società del gruppo Mediaset". Il coordinamento dei Cdr Mediaset conclude chiedendo "inoltre un incontro urgente ai propri referenti aziendali per affrontare il tema della salvaguardia del posto di lavoro per tutte le figure professionali oggi impiegate nel Gruppo e in particolare per avere chiarimenti rispetto ai servizi tecnici fino a oggi affidati alla società Dng, indispensabili per la realizzazione del nostro lavoro".
       
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