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Maschi, femmine e stereotipi vecchi e nuovi


di Paola Rizzi facebook_giornaliste_tg5-770x502La maggior parte delle volte che guardo un telegiornale mi chiedo come sia possibile che non esistano conduttrici non dico brutte, ma normali. Quelle normali magari sono in prima linea negli scenari di guerra, ma in video se sei donna fa premio la bella presenza. Quando leggo riviste femminili piene di articoli sul nuovo ruolo delle donne nella società, mi stupisco poi della convivenza con i servizi di moda e bellezza illustrati da adolescenti infelici e anoressiche e con le pubblicità che mostrano languide modelle di solito, avete notato? con le labbra socchiuse. Nell’immaginario dei fotografi le donne al 99% pensano solo al sesso. Ossia sono la proiezione dello sguardo maschile sulle donne. Anche sulle riviste femminili? Adesso qualcuno comincerà a sbuffare pensando alla solita femminista bigotta e rompipalle. Ok, il tema della lotta agli stereotipi sessisti nella pubblicità e nei media, sollevato da Laura Boldrini e Pietro Grasso è cruciale, ma sdrucciolevole e ci può far scivolare come niente nel bigottismo e nella censura. O può portarci a combattere gli stereotipi a colpi di altri stereotipi: rischio insito nell’uso e nell’abuso del fortunato neologismo femminicidio, dentro cui ormai si butta tutto quello che più o meno riguarda l’uccisione di una donna da parte di un uomo con cui abbia intrattenuto una relazione. In questo caso lo stereotipo funge da utile idiota: una categorizzazione rozza è servita a far riconoscere la violenza di genere. Però non deve portarci ad altre banalizzazioni, come vittimizzare le donne e pensare al maschio carnefice in quanto maschio. Insomma ci si muove su un tracciato sottile ma necessario. Mi manca un po’ l’altra faccia della discussione: i cliché sui maschi. Gli uomini della realtà non sono e non vogliono essere tutti machos, predatori, che non chiedono mai, o grigi chairmen in grisaglia, come ha notato con tristezza la ministra dell’università Carrozza a Cernobbio. Anche lì c’è molto lavoro da fare. http://www.metronews.it/master.php?pagina=notizia.php&id_notizia=16190
       
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