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L'Unità in agonia, ma può risorgere
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Unità al capolinea? (tipico banale titolo da 18 battute per commento di spalla). Ieri l'Unità non era in edicola e oggi neppure. Cosa stia succedendo l'avete letto su stampa, on line e nei comunicati Fnsi. Ma è molto più che una notizia. E' una cosa che ci riguarda a tutto tondo, come colleghi, come lettori, come cittadini consapevoli di quale perdita storica e politica sarebbe la scomparsa d'una testata fondamentale per la storia democratica del Paese. Che non è più quella di una volta, bisogna dirlo crudamente. E non lo è più da parecchio tempo, per motivi intrinseci e per motivi di quadro politico. Ora la battaglia sindacale è tesa a strappare l'Unità dall'agonia. Tuttavia, pragmaticamente, se non ce la si fa, l'importante è che la testata continui a parlarci: pubblicata su carta o solo online, quotidiana o settimanalizzata, insomma sotto qualsiasi altra forma purchè viva. Riproponiamo il comunicato del CdR e il link alla testata (andateci, per dovere di solidarietà: più cliccate più la testata vive). COMUNICATO: "Il 14 maggio è convocata un'assemblea straordinaria dei soci della nuova iniziativa editoriale (Nie) editrice de l'Unità. Una società che sembra essere arrivata al suo capolinea, ultima tappa di un processo, che al di là delle buone intenzioni più volte predicate ma mai praticate, ha indebolito fortemente il giornale, facendo mancare un serio piano industriale che ne sostenesse lo spazio di mercato; spazio tutt'altro che residuale come dimostra il successo dei supplementi legati al 90esimo de l'Unità. La fine di una società non dev'essere la fine de l'Unità, della sua storia, del suo futuro, della comunità dei suoi lettori, delle lavoratrici e dei lavoratori che ne sono parte, che oggi vedono negato anche il diritto alla retribuzione. Ai soci della Nie diciamo chiaramente che contrasteremo con tutte le nostre forze questa opera di dismissione che il 14 maggio potrebbe avere un passaggio decisivo. Devastante. Il nostro non è un appello. E' l'annuncio di un'iniziativa di lotta che si articolerà su vari piani, politici, sindacali, legali. A chi proclama la sua vicinanza al giornale diciamo che non bastano, non ci bastano più generici attestati di solidarietà: le manifestazioni di impegno dalle parole devono trasformarsi in fatti. Oggi, non in un indefinito domani. Per queste ragioni i giornalisti de l'Unità proclamano due giornate di sciopero, per giovedì e venerdì prossimi 8 e 9 maggio." http://www.unita.it/politica/unita-nie-pd-fago-quotidiano-crisi-soru-mian-azienda-ad-meli-bonifazi-renzi-1.567617