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L’Espresso: primo trimestre in utile (2 milioni), scende l’indebitamento


(ANSA) - ROMA, 18 APR - Il Gruppo L’Espresso chiude il primo trimestre con un utile netto pari a 2 milioni di euro “nonostante l’aggravarsi della crisi economica e di settore”. Lo annuncia una nota del Gruppo, di cui si tiene oggi l’Assemblea. L’indebitamento scende a 83,5 milioni da 108,1 milioni, mentre i ricavi consolidati calano dell’11,8% a 182,1 milioni. Il risultato netto del Gruppo nei primi tre mesi dello scorso anno era stato pari a 10,1 milioni. Nel primo trimestre i ricavi netti consolidati del Gruppo, che “risentono del contesto fortemente recessivo”, ammontano a 182,1 milioni, in calo dell’11,8% rispetto al primo trimestre 2012. In particolare, i ricavi diffusionali sono pari a 62,4 milioni (-6,9%), i ricavi pubblicitari a 101,2 milioni (-16,3%), quelli dei prodotti opzionali ammontano a 10,5 milioni (-14,3%) e quelli diversi sono pari a 8 milioni (+25%). Per quanto riguarda i ricavi pubblicitari, in particolare, la stampa registra il decremento più significativo (-24,2%), le radio del 18,2%, mentre è positiva la raccolta su internet (+7%). Il margine operativo lordo consolidato è pari a 16,7 milioni, rispetto ai 29,6 milioni del primo trimestre 2012. La posizione finanziaria netta consolidata migliora dai -108,1 milioni di fine 2012 ai -83 milioni del 31 marzo 2013. “Tutte le aree di attività tradizionale risultano in flessione - precisa la nota - a causa del generalizzato decremento dei ricavi pubblicitari; tuttavia, l’attività che più ne risente è quella della stampa nazionale (la Repubblica ed i periodici), mentre i quotidiani locali mostrano una maggiore tenuta. Migliora il risultato della divisione digitale”. Per quanto riguarda il 2013, “la prospettiva resta molto incerta a causa del quadro recessivo che influenza fortemente gli investimenti pubblicitari. Il calo registrato sul primo bimestre del 2013 potrebbe ragionevolmente attenuarsi in corso d’anno - si legge nella nota - tenuto conto della progressiva contrazione già subita nel corso del 2012; non può tuttavia escludersi, alla luce del contesto economico attuale, che il gap dei primi mesi del 2013 sul corrispondente periodo del 2012 possa essere confermato per tutto l’esercizio”. Il Cda del Gruppo ha anche deliberato l’adeguamento dello Statuto sociale alla disciplina sulla parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle quotate. (ANSA).
       
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