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L’Antitrust indaga su una possibile “intesa” fra 23 fornitori Rai
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(ANSA) L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di avviare un’istruttoria per verificare l’esistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza tra 23 imprese fornitrici di servizi post-produzione per la Rai. Il provvedimento – precisa l’Antitrust -, notificato oggi alle parti, anche nel corso di alcune ispezioni effettuate in collaborazione con il Gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza, è stato adottato alla luce di una segnalazione presentata dalla stessa Rai. L’istruttoria – spiega l’Antitrust – dovrà approfondire il significato di alcune possibili anomalie relative ai risultati di 20 procedure di selezione condotte dalla Rai nel periodo 15 luglio-3 ottobre 2013 alle quali hanno partecipato le imprese Aesse Video, Barbieri Communication, CapitalVideo Produzioni, D4, Digital Si, Diva Cinematografica, Euro Group Line Production, Euroscena, Grande Mela, Industria e Immagine, MAV Television, New Telecinema, Obiettivo Immagine, On Air Unipersonale, Point Films, Primopiano Tv, Reportage Television Studio, Siri Video, Soul Movie, Studio Immagine, Telecinema Production, Video Etc e World Video Production. Nella formulazione delle offerte presentate nell’estate 2013, relative alla stagione 2013-2014, che costituiscono la tornata più importante dell’anno, emerge infatti una serie di elementi quali: 1) il drastico abbattimento degli sconti (superiore all’80%), con conseguente incremento dei prezzi medi di circa il 50%; 2) le frequenti riassegnazioni, per i programmi già appaltati all’esterno nel 2012, ai soggetti all’epoca risultati vincitori, a prezzi però di gran lunga superiori; 3) la circostanza che i prezzi siano poi tornati sui livelli usuali nell’ottobre 2013; 4) le strategie di offerta di tutti gli invitati alle 20 gare oggetto di analisi, che hanno sistematicamente offerto sconti nettamente inferiori a quelli che erano risultati necessari per le aggiudicazioni precedenti; 5) la configurazione delle medesime strategie con il frequente ricorso alle offerte di comodo. La possibile distorsione della concorrenza – spiega la nota – potrebbe consistere in un meccanismo spartitorio caratterizzato dalla riassegnazione delle procedure ai medesimi soggetti della stagione precedente, a sconti inferiori rispetto alla base d’asta e di conseguenza a prezzi più alti. L’istruttoria deve concludersi entro il 16 dicembre 2014. (ANSA, 19 dicembre 2013)