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La Guardia di Finanza sequestra 10 siti web per diffusione illegale di copie digitali di quotidiani


Dieci siti web illegali sequestrati in Italia, cinque oscurati all’estero, cinque persone denunciate per illecita diffusione di copie digitali di quotidiani nazionali. E’ il bilancio di un’operazione del Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria della Guardia di Finanza, denominata ‘Fenice’ coordinata dalla Procura di Roma. Lo riporta l’agenzia Agi. E’ stato disposto il sequestro di materiale informatico e sono state effettuate diverse perquisizioni a carico di persone di nazionalita’ italiana nelle province di Napoli, Carbonia Iglesias, Brescia, Roma, Frosinone e Torino. Le cinque persone denunciate, sono state scoperte attraverso un metodo di tracciatura delle copie digitali messo a punto da gruppi editoriali nazionali. Un recentissimo approfondimento sulla crisi dell’editoria in Italia sviluppato dall’ufficio studi di Mediobanca, illustra che solamente nel 2014 si sono perse 400mila copie al giorno, passando da 3.6 milioni a 3.2 milioni di copie (-12%). Il calo dei lettori ha portato in 5 anni ad una perdita di 4800 posti di lavoro di settore. Nel pomeriggio il presidente Fieg, Maurizio Costa ha commentato i risultati dell’operazione che ha definito un “ulteriore segnale di attenzione al settore dell’editoria e di impegno concreto nella difficile attività di protezione del diritto d’autore”. “Da tempo”, ha detto Costa, “gli editori italiani denunciano le continue violazioni del diritto d’autore e il saccheggio sistematico dei contenuti editoriali, attuati sia con azioni di vera e propria pirateria – come quelle oggetto delle operazioni che hanno portato alla complessiva chiusura di 34 siti – sia attraverso utilizzazioni ‘clandestine’ di contenuti altrui, come le rassegne stampa realizzate senza autorizzazione dei titolari del diritto di sfruttamento delle opere riprodotte, fino a giungere all’utilizzo illegittimo dei contenuti da parte degli Over the to”. “Tutti i fenomeni di pirateria, riproducendo senza alcun riconoscimento economico un’informazione sulla quale gli editori investono invece ingenti risorse, condizionano in maniera significativa i modelli di business delle imprese editrici. Per tutelare il prodotto informativo realizzato dalle nostre imprese”, ha concluso, “è necessaria una strategia complessiva di difesa del diritto d’autore che si basi su azioni efficaci di contrasto all’illegalità e sulle opportune modifiche normative”.
       
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