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La Consob indaga sulla vendita dell'immobile di via Solferino. Il comunicato del Cdr del Corriere


Riportiamo la lettera del Cdr del Corriere della Sera pubblicata oggi sul quotidano di via Solferino.  Cari lettori, il Comitato di redazione del Corriere della Sera prende atto che la Consob  ha finalmente deciso di fare luce sulla svendita del palazzo di Via Solferino al fondo americano Blackstone.  Due giorni fa la Commissione  ha convocato l’amministratore delegato Pietro Scott Jovane e ieri ha comunicato al Cdr di aver preso visione delle otto domande poste dai giornalisti del Corriere della Sera. Ma questi primi passi non sono sufficienti. Gli interrogativi restano aperti anche in considerazione dei molteplici conflitti di interesse che toccano azionisti e creditori di Rcs Mediagroup.  L’amministratore delegato Jovane ha rimandato i chiarimenti al 13 novembre, quando la società approverà l’ultima trimestrale di bilancio. Troppo tardi, considerata l’accelerazione impressa alla compravendita, e visto che Rcs fino allo scorso 2 settembre aveva dichiarato al mercato e alla stessa Consob che avrebbe ceduto solo la parte dell’edificio di via San Marco, salvo poi cambiare improvvisamente i programmi senza informare lo stesso organismo di controllo (fatto denunciato pubblicamente dal Cdr).  In parallelo il Comitato di redazione sta andando avanti nella valutazione degli eventuali risvolti penali dell’operazione. Ieri mattina il Cdr ha avuto una serie di colloqui negli uffici della Procura della Repubblica di Milano. Nei prossimi giorni valuterà se presentare un esposto sull’operazione di compravendita, collegandola agli altri due capitoli sui quali la stessa Procura ha già aperto due inchieste. Da una parte i magistrati indagano sull’affare Recoletos (il gruppo editoriale spagnolo acquisito da Rcs) all’origine dell’abnorme indebitamento di Rcs Mediagroup.  Dall’altra su Rcs  Sport, società attiva nel settore delle sponsorizzazioni sportive interamente controllata da Rcs Mediagroup. Su questo versante sembra vicina una svolta clamorosa: la Guardia di Finanza ha già acquisito la documentazione bancaria e ha ricostruito ammanchi per oltre 20 milioni di euro. E  ora sta verificando l’esistenza di eventuali responsabilità all’interno dell’azienda. Da febbraio a oggi Rcs Mediagroup ha messo in cassa integrazione decine di dipendenti e chiesto tagli e sacrifici al resto del personale. Quanti posti di lavoro vale un furto da 20 milioni?  Il Cdr chiede all’azienda di collaborare fino in fondo con la magistratura  e di adottare drastiche misure per correggere il sistema di controlli interni. Purtroppo tutte queste zone d’ombra stanno disorientando anche gli investitori. Il titolo Rcs ha perso circa l’8% in due giorni. Il Comitato di redazione vuole ancora credere che esistano margini per rivedere le scelte compiute sulla vendita di via Solferino.  Resta, dunque, come ha fatto negli ultimi mesi, disponibile a studiare insieme con l’azienda e la direzione  ipotesi alternative per la valorizzazione dell’immobile.       Il Comitato di redazione del Corriere della Sera
       
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