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Iran: condannate quattro giornaliste
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Un tribunale di Teheran ha condannato a sei mesi di carcere le giornaliste Parvin Ardalan, Jelveh Javaheri, Maryam Hosseinkhah e Nahid Keshavarz per aver pubblicato informazioni contro il regime. L'accusa è di aver collaborato con periodici digitali come 'Zanestan' (La città delle donne), attualmente oscurato, e 'Tagir Bary Barbary' (Cambio per l'eguaglianza) che sostengono la causa dei diritti delle donne in Iran. Secondo l'articolo 500 del Codice Penale della repubblica Islamica "chi fa propaganda contro lo stato può essere condannato da tre mesi ad un anno di carcere". L'avvocata Shirin Ebadi, premio nobel per la pace e difensore delle quattro giornaliste ha dichiarato alla stampa la sua intenzione di presentare ricorso e ha dichiarato: "Parvin Ardalan, Jelveh Javaheri, Maryam Hosseinkhah e Nahid Keshavarz sono state condannate solo per aver pubblicato informazioni e critiche contro alcune leggi ingiuste contro le donne iraniane" ed ha espresso la propria preoccupazione per il visibile peggioramento della situazione. Al momento le quattro giornaliste sono state rilasciate in attesa del processo di appello.