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Il ministro Passera annuncia la nuova asta sul beauty contest. Aeranti-Corallo: "Un terzo alle Tv locali"
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I sei multiplex del ‘beauty contest’ saranno messi all’asta per un valore di circa 1 miliardo e 200 milioni. Le frequenze televisive in questione non saranno più regalate, quindi, ai network ma saranno assegnate attraverso un'asta pubblica divise in pacchetti di frequenze. Lo ha annunciato ieri il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, intervistato da Repubblica. Il ministro ha anticipato le intenzioni del Governo, che il 20 aprile prossimo avrebbe dovuto annunciare le sue decisioni dopo la “pausa di riflessione” che si era preso per esaminare la decisione dell'esecutivo precedente. ''La prossima asta - ha spiegato Passera a Repubblica - sarà fatta di pacchetti di frequenze con durate verosimilmente diverse''. Ora sarà l'Agcom a stabilire tempi e modalità dell'asta che potrebbe essere indetta prima dell'estate se la decisione del governo passerà l'esame della Commissione europea. Un'ipotesi è che la banda larga 700 (2 o 3 multiplex dei 6 totali in palio) venga aggiudicata per un periodo di 3 anni, da qui al 2015. Per quella data infatti una commissione dell'Onu ha previsto lo spostamento di reti dalle tv all'accesso a Internet. Ed è proprio la banda 700, una rete superveloce, il bene più prezioso del lotto visto che fa gola agli operatori del web, cioè al futuro delle comunicazioni. Il resto dei canali più strettamente televisivi può invece essere assegnato per un periodo più lungo. Positive le reazioni del centro sinistra: "L'azzeramento del beauty contest è una buona notizia. Adesso dal governo mi aspetto che non subisca i veti dei partiti e che punti a ottenere il massimo di risorse economiche dalla gara'" secondo Paolo Gentiloni, ex ministro delle Comunicazioni del Pd. Ma si augura di "non assistere a un'asta low cost”. Reazioni positive anche da Vincenzo Vita (Pd) e Giuseppe Giulietti (Articolo 21). “Auspichiamo ora che il Governo voglia destinare almeno un terzo di tale frequenze alle televisioni locali, riservando alle tv nazionali, attraverso la gara con le nuove regole, solo le frequenze residue – commenta Marco Rossignoli, coordinatore di Aeranti-Corallo - Riteniamo che l’assegnazione alle tv locali di alcune frequenze del beauty contest risponda all’esigenza di salvaguardare il pluralismo informativo e l’occupazione lavorativa nel comparto”.