Aggiornato al

E' nata "Errori di genere", figlia di Giulia...


Ieri ha finalmente emesso il suo primo vagito uno dei tanti progetti figli di Giulia Lombardia. A Sesto San Giovanni, presso il master di Giornalismo Walter Tobagi dell'Università Statale di Milano si è tenuta la prima lezione di Errori di Genere, la rassegna stampa dedicata alla formazione "consapevole" dei futuri giornalisti. Un'iniziativa a cui lavoravamo da tempo. Prima di spiegarvi nel dettaglio di cosa si tratta vorrei ringraziare le favolose colleghe del coordinamento lombardo che ci hanno creduto e lo hanno reso possibile: Gegia Celotti, Marina Cosi, Camilla Gaiaschi, Rita Musa, Giovanna Pezzuoli, Luisella Seveso (rigorosamente  in ordine alfabetico). Cui aggiungo lo staff
del master Tobagi per aver accolto e promosso la nostra iniziativa e Silvia Sacchi e Oreste Pivetta per l'entusiasmo (e incoscienza) con cui hanno deciso di unirsi al progetto.  Lo so che contravvengo alle regole del perfetto stile che vorrebbe i ringraziamenti alla fine, ma davvero senza queste persone e il loro supporto totalmente volontario non sarebbe stato possibile. Perdonatemi quindi il peccato di forma.
Di cosa si tratta? Come vi avevamo anticipato nelle precedenti comunicazioni, sotto il nome di Errori di genere, abbiamo proposto una rassegna stampa ragionata dei media per individuare la presenza di stereotipi di genere.  La rassegna, divisa in quattro appuntamenti e che si concluderà ad aprile, intende creare consapevolezza degli stereotipi e dei pregiudizi di genere e fornire ai futuri giornalisti gli strumenti necessari per raccontare i fatti e la società nel rispetto delle donne, con particolare attenzione all’immagine delle donne nei media, alla violenza di genere e all'impatto che ha nella società. Le donne, infatti, fanno soprattutto notizia come vittime o, è il caso della stampa online o della Tv, come corpi. In quanto tali, non sono rappresentate né in maniera sufficiente né in maniera adeguata e completa dai media. E le ricadute che questo tipo di informazione ha sulla società sono sotto gli occhi di tutti.
La lezione di ieri, introduttiva alle tematiche, dal titolo “Gli stereotipi di genere: dalla società al giornalismo andata e ritorno”, è stata tenuta dalla collega Camilla Gaiaschi, freelance (D La Repubblica, D.it). Camilla ha iniziato sottoponendo agli studenti i numeri della discriminazione, dal lavoro, alle carriere, alla cura della famiglia e rappresentanza politica, per poi passare ai numeri della violenza, fino agli omicidi. Di questi ultimi, in particolare, ha mostrato le percentuali con cui i quotidiani dal 2009 a oggi proponevano il movente-giustificazione: raptus di follia, gelosia, troppo amore... L'individuazione e scardinamento degli stereotipi su esempi reali di articoli e di immagini sono stati poi il centro della lezione. Ma ciò che ha appassionato di più gli studenti - le cui mani erano perennemente alzate per chiedere la parola - sono state le considerazioni sul linguaggio, spesso sessista, utilizzato (ancora non si riesce ad accettare una ministra, mentre la maestra, per esempio, non crea nessun ribrezzo nei puristi dell'italiano).
Una bella lezione che ha suscitato grande partecipazione di tutta la classe, con discussioni e richieste di chiarimenti anche dopo la lezione (vogliono saperne di più su Giulia).
I prossimi appuntamenti con la rassegna presso il master Tobagi saranno:
- Giovedì 17 gennaio 2013. Seconda rassegna stampa: “Qual piuma al vento. Tradizione e presente del pregiudizio a stampa”. Docente Oreste Pivetta. Giornalista (l’Unità, Lo straniero, Radiopopolare) e scrittore.
- Lunedì 4 marzo 2013. Terza rassegna stampa: “”Il” presidente cotonato. Donne, potere e rappresentazione”. Docente Maria Silvia Sacchi, con la collega Giovanna Pezzuoli. Entrambe giornaliste del Corriere della Sera. Sacchi esperta di carriere, economia e finanza, Pezzuoli specializzata in storia e diritti di genere.
- Martedì 16 aprile 2013. Rassegna stampa conclusiva: “Lessico e nuvole. Parole, immagini e allusioni sulle donne”. Docente Marina Cosi, con Rita Musa. Giornaliste televisive.
Come vi dicevo, questo è solo il primo dei tanti progetti che stiamo finalizzando qui in Lombardia, con l'ambizione di replicarli anche in altre regioni. Ma non vi rovinerò la sorpresa. Il resto, a tempo opportuno.
Maria Teresa Manuelli
P.s. Non sto a spiegarvi cos'è Giulia, perché ormai la conoscete benissimo. E se non la conoscete basta andare sul sito www.giuliagiornaliste.it. Per i più pigri ve lo riassumo in poche parole. Giulia è la rete nazionale di giornaliste nata lo scorso anno e composta da oltre 700 aderenti, presieduta da Alessandra Mancuso (Roma) e vicepresieduta da Marina Cosi (Milano), che ha forti presenza e attività in Lombardia. Tra i nostri obiettivi c’è appunto quello di promuovere un giornalismo consapevole degli stereotipi e dei pregiudizi che creano discriminazioni.
       
    Il sito Archivio notizie

logo nuova informazione