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È morto Trussoni, uomo buono, ottimo professionista
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di Maxia Zandonai E' morto stamattina all'alba Ezio Trussoni, 61 anni, caporedattore della redazione Tgr Rai di Milano. Era da tempo malato di Sla. Ha lavorato fino all'ultimo, fino a ieri, anche se costretto in sedia a rotelle, anche se obbligato a comunicare tramite Ipad. Nato ad Aosta, tenace e sensibile, nel 1998 era diventato nostro caporedattore. Dopo un passaggio alla Tv del Sole24ore, 6 anni fa era tornato in Rai, di nuovo alla nostra guida.
"Uomo macchina" per eccellenza, in tempi difficilissimi, aveva tenuto diritta la barra della professionalita' nel nostro telegiornale. Mai ci ha chiesto di nascondere notizie, sempre ci ha spinto a cercarle. Nei limiti dei nostri limiti. E' stato per noi, fino all'ultimo, un esempio di straordinaria dedizione al lavoro: "Sono un uomo fortunato - ci aveva scritto un anno fa quando non poteva più parlare - perchè nella vita ho sempre fatto ciò che desideravo. Qui in mezzo a voi sono felice".
Era un uomo buono, attento agli altri, che ha sempre difeso i precari per i quali vedeva, ora, "un'azienda nuova dove tutti hanno la possibilità di farcela". Questa sensibilità, per la nostra professione, era una garanzia.
Negli ultimi anni lo abbiamo visto lottare con tutte le sue forze: non per non cedere il comando, ma per rimanere fra noi a sostenerci e difenderci. Abbiamo sofferto con lui, perchè la sua strada era sempre più impervia. Ma sembrava non voler arrendersi, ancora ieri chiedeva che seguissimo per elezioni americane, aveva partecipato ad entrambe le riunioni di redazione, e oggi lo aspettavamo di nuovo qui.
La notizia della sua morte ha sconvolto tutta la redazione, perchè tutti gli volevano bene.
Lascia un vuoto enorme, che sarà difficile colmare.
I funerali saranno, con ogni probabilità, domattina alle 11 nella Chiesa di Santa Croce, in via Sidoli a Milano.