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E che sia un lavoro di squadra


Lo spirito collaborativo è il primo ingrediente di ogni iniziativa unitaria. E chi crede molto, all'unità, non vorrebbe mai che errori o improvvisazioni, compiuti  anche con le migliori intenzioni, la mettano a rischio. Così molti consiglieri del Circolo della Stampa, quando si sono trovati di fronte ad un programma d' "inaugurazione" di cui non sapevano niente, hanno preso carta e penna ed hanno inviato la lettera che segue: Milano, 11 marzo 2011

A David Messina (Vicepresidente Circolo della Stampa)

e p. c.

Giovanni Negri (Presidente Circolo della Stampa e Alg)

Paolo Chiarelli (Vicepresidente Alg)

Edmondo Rho (Segretario Generale Circolo della Stampa)

Caro David Messina, noi sottoscritti Consiglieri del Circolo della Stampa, riconoscendo la tua buona volontà e non dubitando delle tue corrette intenzioni, lamentiamo, indirizzandoci innanzitutto a te in quanto unico firmatario della comunicazione del 9 marzo sulle iniziative decise per l’inaugurazione del nuovo Circolo della Stampa, le modalità con cui la manifestazione è stata organizzata. Consideriamo, infatti, molto grave che una iniziativa di tale portata e così caratterizzante come l'inaugurazione ufficiale del Circolo della Stampa sia stata impostata senza coinvolgere alcun organismo del Circolo, che ha pur sempre un Direttivo uscente tutt'ora in carica.  Convinti che la responsabilità politica di una conduzione "privatistica" non possa ricadere interamente sulle tue spalle, inviamo questa nostra ferma rimostranza anche al Presidente Negri e al Vicepresidente Chiarelli, che tu stesso indichi nella tua comunicazione come “concordi” sull’iniziativa. Quello che qui viene definito un "programma di massima" risulta già in pubblicazione su Giornalismo senza possibilità, ormai, di essere né discusso né contestato. Ci sono soltanto alcune caselle da riempire in una struttura ben definita e non modificabile e non c’è, comunque, più il tempo per riempire queste caselle in modo congruo al valore dell’iniziativa. Ci teniamo pertanto a far presente che consideriamo questo modo di procedere come un esempio lampante di quel che NON si deve fare per preservare lo spirito unitario e collaborativo tra le diverse componenti, rinnovato con la stessa rielezione del Presidente Giovanni Negri in Alg. Astenendoci da un commento ormai tardivo sulla "tre giorni" in oggetto, chiediamo fermamente che nel prossimo futuro la gestione del Circolo, come peraltro quella dell’Alg, sia espressione della massima condivisione possibile tra gli organismi deputati e le componenti che ne fanno parte. Michele Crosti Luisa Espanet Alessandro Galimberti Giuliano Modesti Saverio Paffumi
       
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