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Condé Nast punta ad aumentare del 10% il fatturato 2012. Digitale superstar e battaglia trasparenza sulle diffusioni dei periodici


Condé Nast Italia, nel 2012, punta a raggiungere un fatturato di 200 milioni di euro, con una crescita del 10% di cui il 3% da edicola e il 7% da pubblicità. Nel 2011, il margine operativo ante imposte sul fatturato complessivo dell’azienda è cresciuto del 20%.  L’azienda punterà soprattutto sugli investimenti nei mezzi digitali, settore in cui ha già investito 30 milioni di euro in 10 anni. E’ questa la sintesi delle dichiarazioni che il presidente della casa editrice Giampaolo Grandi prevede ha rilasciato ad alcuni media a fine anno. Per il 2012 comunque si prevede che l’area digitale cresca del 26% a 17 milioni di euro. Quanto ai progetti editoriali, mentre prosegue l’implementazione delle piattaforme digitali allo scopo di rafforzare il dialogo quotidiano con il lettore, continuano i lavori sul progetto di settimanale su cui sta lavorando Raffaella Finzi. «Siamo a buon punto ma vedremo se vale la pena di andare avanti, non vogliamo sfidare la sorte» è il commento di Grandi. Per quanto riguarda Myself, il quarto numero in edicola potrebbe portare l’aumento di prezzo, attualmente ribassato a 1,50 euro. «Il giusto prezzo per un giornale così dovrebbe stare tra i 2 e i 2,50 euro. Ma potremmo rischiare di avere contraccolpi nelle vendite. D’altro canto, la politica dissennata al ribasso praticata dagli editori in Italia in nome della diffusione facile ha pesantemente compromesso il valore percepito dei giornali». E su ADS: «Abbiamo sostenuto in tutti i modi l’UPA nella battaglia per la riforma delle certificazioni delle diffusioni, le aziende vogliono dati veri ma noi siamo gli unici a non averli mai truccati>.
       
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