Redazione
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Come cambierà la nostra previdenza
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Il tempo sta scadendo. Entro i primissimi di ottobre i ministeri attendono dal CdA dell'Inpgi - che si riunirà fra due settimane - il testo degli ulteriori interventi necessari a salvaguardare i conti dell'istituto. Ulteriori poiché la precedente autoriforma, del luglio 2015, era stata rispedita al mittente dai ministeri dell'Economia e del Lavoro; inoltre il consiglio d'amministrazione è stato sollecitato a fare e pure presto anche dalla Corte dei Conti. Il documento contiene tagli e modifiche aggiuntivi: severi perché studiati in modo da garantire la sostenibilità della gestione previdenziale, ma al contempo solidali così da preservare alcune condizioni di favore e quegli elementi da welfare di categoria che caratterizzano l'Inpgi. E che ne giustificano l'esistenza. La proposta è stata sottoposta a inizio settembre all'esame delle commissioni Previdenza e Occupazione dell'Inpgi e ora inviata alle parti, ossia a Fnsi e Fieg, perché a loro volta la esaminino. Al termine, raccolti suggerimenti e riflessioni, toccherà al CdA varare il testo definitivo entro il 30 settembre. Che, se accolto, entrerà in vigore col primo dell'anno oppure più tardi, nel caso in cui i ministeri occupassero più tempo a dare l'approvazione alle nuove regole. La Fnsi ha reso pubblico il documento. Ecco a seguire i link (lancio e documento oppure il solo documento): http://www.fnsi.it/inpgi-ecco-le-ipotesi-per-rimettere-i-conti-in-equilibrio http://www.fnsi.it/upload/9b/9bf31c7ff062936a96d3c8bd1f8f2ff3/661766f011acfa44c817e249a8c66798.pdf